Pasti pronti, bevande gassate e, in generale, alimenti ultra-processati sembrano essere nemici del nostro cuore. E non solo.
Consumarli regolarmente sarebbe dannoso secondo la Società Europea di Cardiologia. Questa volta sul banco degli imputati salgono i cibi ultra-processati, tacciati di inficiare la salute del cuore, vasi e cervello. L’allarme sul consumo sempre più diffuso di questi cibi sottoposti a processi industriali si basa su due ampi studi presentati sull’argomento.
Lo studio dell’Università di Sydney
Il primo studio che ha evidenziato come questa dieta aumenti il rischio di ipertensione, è frutto di un’indagine dell’Università di Sydney che ha seguito 10mila donne per 15 anni analizzandone l’alimentazione nel tempo. È emerso che nei soggetti che facevano maggiore uso di pasti pronti, precotti, barrette, il rischio di ipertensione e di conseguenza di malattie arteriose periferiche e aneurismi aortici cresceva del 39% rispetto a quella parte del campione che conduceva un regime alimentare più sano, ricco di alimenti integrali o comunque poco processati.
Lo studio della Fourth Military Medical University
Il secondo studio che porta alle stesse conclusioni arriva invece dalla Cina. A realizzarlo la Fourth Military Medical University di Xi’an su più di 325mila soggetti, uomini e donne. In questa ricerca, l’aumento del 10% del consumo giornaliero di questo tipo di cibo nell’apporto calorico totale è associato a un aumento del 6% del rischio di malattie cardiache.
Perché i cibi ultra-processati sono dannosi
Gli alimenti che hanno subito numerosi processi di trasformazione nel corso della preparazione contengono additivi e conservanti, oltre a contenere spesso sale e zucchero in eccesso. I processi industriali alterano i nutrienti presenti invece nei cibi freschi o minimamente processati, come frutta e verdura fresca, yogurt naturale o pane di giornata (non precotto).
“Potrebbe essere che il cibo che molti pensano essere sano stia in realtà contribuendo all’ipertensione – ha spiegato Anushriya Pant, autrice dello studio australiano – perché molte persone non sanno esattamente cosa sia il cibo sano. E le donne tendono a consumare più alimenti di questo tipo rispetto agli uomini, spesso influenzate dal marketing delle diete a basso contenuto calorico dove i pasti vengono sostituiti da composti più o meno elaborati”.
Non solo il cuore
Oltre ai problemi cardiovascolari, questi alimenti sono anche responsabili di problematiche come l’obesità, il diabete di tipo 2 e alcune forme tumorali. Prediligere quindi un consumo di cibi freschi e poco trattati deve essere un cambiamento da introdurre nella nostra dieta, per preservare la salute più a lungo.
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