di Giuseppe Zito
Due cucine, due ambienti familiari, una donna e un uomo, luoghi e vite separati, indipendenti, ma dialetticamente intrecciati da azioni che parallelamente stabiliscono una comunanza rituale, intima. La voce radiofonica dell’istrionico Alex, l’astrologo, si intermezza tra i gracchianti passaggi di frequenza dispensando consigli utili agli “amici delle stelle”. Un disegno appena abbozzato e la riparazione di un orologio a cucù possono generare una certa insofferenza: la donna esce di casa per fare la spesa, l’uomo recupera i panni stesi. La strada disvela ciò che le stelle non dicono.
Giuseppe Zito
Nato a Palermo nel 1973
Si laurea in Scienze Politiche nel 2003. Le arti visive sono il suo strumento privilegiato di confronto/conflitto con il reale: fotografia, pittura, video coesistono e interagiscono in una combinazione che è insieme necessità, causalità, talvolta inciampo. In ogni caso incessante ricerca della persistenza nel mutamento. Vive a Carini (PA) dove, insieme ad alcuni amici, ha costituito nel luglio del 2015 l’Associazione Nuova Carini. In via Terravecchia, vicolo cieco nell’antico borgo medievale della città, è nata la “Repubblica di arti applicate e vite disarticolate”.