“È più probabile che il Covid-19 abbia avuto origine da fuga da laboratorio che sia di origine naturale”. Il risultato di un’indagine dell’intelligence appena pubblicato alimenta le tensioni tra Cina e Usa
Il Covid-19 non sarà mai dimenticato, ma ancora oggi si discute sulle cause che hanno portato il mondo sull’orlo del disastro sanitario. Lo scorso 25 gennaio la Central Intelligence Agency, organizzazione centrale d’informazioni politico-militari degli USA creata nel 1947, ha reso pubbliche le sue ultime valutazioni. Il rapporto si basa però su prove contraddittorie e la stessa Cia dichiara una “scarsa attendibilità” sul risultato. Oltre alla scarsa collaborazione delle Autorità cinesi. Ma tanto è bastato per risollevare un tema mai sopito.
La smentita di Pechino
La scoperta non è il risultato di alcuna nuova prova di intelligence e il rapporto è stato completato su richiesta dell’amministrazione Biden e dell’ex direttore della Cia William Burns. È stato declassificato e pubblicato su ordine del presidente Trump che ha messo a capo dell’agenzia John Ratcliffe. Le Autorità cinesi in una nota all’Associated Press si sono opposte “fermamente alla politicizzazione e alla stigmatizzazione dell’origine del virus”. Invitando “ancora una volta tutti a rispettare la scienza e a stare lontani dalle teorie cospirative”.
Le relazioni Usa-Cina: il Covid-19 alimenta ancora le tensioni
La questione dell’origine del Covid-19 ha implicazioni significative a livello nazionale e geopolitico, particolarmente nel nuovo scenario presidenziale americano. Cbs news riporta che il senatore repubblicano Tom Cotton, presidente del Senate Intelligence Committee, si è mostrato entusiasta delle conclusioni. Ha affermato di essere “lieto che la CIA abbia concluso negli ultimi giorni dell’amministrazione Biden che la teoria della fuga di notizie in laboratorio è la spiegazione più plausibile”. “Ora, ha affermato in una dichiarazione, la cosa più importante è far pagare alla Cina il fatto di aver scatenato una piaga nel mondo”.
Il mistero delle origini, laboratorio o salto di specie?
Le probabilità che il virus del Covid-19 sia uscito da un laboratorio era infatti un’ipotesi già valutata in passato. Le origini precise del virus rimangono avvolte nel mistero, ma gli studi suggeriscono che il pipistrello potrebbe essere stato l’ospite naturale, prima di un salto di specie verso altri animali, come i pipistrelli volanti o i ratti. Il mercato di Wuhan è considerato il luogo in cui il virus è passato all’uomo. Un rapporto del dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti un paio di anni fa aveva portato in auge la teoria di una fuga da laboratorio. Ma anche allora senza troppa fiducia nelle conclusioni.
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