L’ Agenzia Europea per i Medicinali ha autorizzato il primo dei nuovi vaccini anti-Covid, prodotto da Pfizer, dando il via alla procedura per la prossima campagna vaccinale che partirà in autunno.
Il Ministero della Salute ha già emanato una Circolare sulla campagna vaccinale, con le indicazioni delle categorie più a rischio per le quali la vaccinazione è altamente raccomandata. L’obiettivo è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e – in generale – le forme più gravi di Covid-19, soprattutto negli anziani, nelle donne in gravidanza e negli operatori sanitari e sociosanitari.
Con la nuova formulazione i vaccini a mRNA e proteici saranno validi 12 mesi senza bisogno di ulteriori dosi di richiamo nel corso dell’anno. Dopo il Pfizer, già approvato, dovrebbe arrivarne anche uno di Moderna, sempre progettato per contrastare la sottovariante XBB.1.5., ma efficace anche contro la BA.2.86, cioè Pirola.
Popolazione target e tempi di somministrazione
La vaccinazione è raccomandata a specifici gruppi di soggetti, come gli over 60, le donne in gravidanza e in allattamento, gli operatori del settore sanitario, compresi studenti e professionisti che effettuano tirocini nelle strutture assistenziali, i soggetti fragili di tutte le età affetti da patologie o condizioni che possono aumentare il rischio di contrarre il virus in forma grave. Il nuovo richiamo potrà essere consigliato anche a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità.
In caso di insufficienza iniziale di dosi, come specificato nella Circolare, la priorità di somministrazione sarà per gli over 80, gli ospiti delle strutture di lungodegenza, gli immunodepressi e gli operatori sanitari che operano negli ospedali e nelle strutture residenziali assistite.
La vaccinazione potrà essere effettuata ad almeno tre mesi dall’ultimo evento, che si tratti di una dose precedente di vaccino o di un’infezione diagnosticata. A meno di altre indicazioni specifiche, sarà anche possibile la co-somministrazione con altri vaccini, come quello antinfluenzale.
Le previsioni di adesione alla campagna vaccinale
Secondo alcuni esperti, l’adesione alla campagna vaccinale potrebbe essere ridotta, dato che l’allarme si è abbassato e sono cadute le ultime misure come l’isolamento obbligatorio dei positivi. Lo scorso anno sono stati 6 milioni i cittadini che hanno fatto la seconda dose booster, contro i 12 che hanno richiesto l’antinfluenzale.
Se il Coronavirus non allarma più come un tempo e anche se la pandemia è stata dichiarata finita dall’Oms, le nuove varianti stanno comunque allargando il contagio.
Tutelare i fragili: il parere della Federazione oncologi, cardiologi e ematologi
“Bisogna tutelare i fragili ricoverati o seguiti negli ospedali – ha dichiarato al Corriere della Sera il presidente della Federazione oncologi, cardiologi e ematologi, Francesco Cognetti – con particolare attenzione per i pazienti vulnerabili, colpiti da tumori solidi o del sangue, patologie cardiovascolari e altre malattie gravi”.
Per questo ha inviato un richiamo al Ministero della Salute rispetto alla mancanza di indicazioni sull’individuazione e l’isolamento dei positivi negli ospedali, una lacuna che ha definito grave, in riferimento al Decreto Legge del 10 agosto scorso che ha posto fine all’obbligo di isolamento per persone sintomatiche o asintomatiche con virus diagnosticato. “Un eventuale incremento di casi Covid – ha continuato – rischia di portare al collasso strutture già sotto pressione per mancanza di personale, letti e scelte politiche sbagliate che hanno depotenziato la sanità”.
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