È un luogo immerso nel verde, caratterizzato da una natura rigogliosa e intatta. Una specie di Paradiso Terrestre, dove le star di Hollywood e i surfisti frequentano spiagge meravigliose mentre il suo interno è terra di cowboy. È impossibile infatti raggiungere le zone impervie senza una motocicletta o un cavallo.
Stiamo parlando della penisola di Nicoya, nel nord ovest dello Stato di Costa Rica, in America Centrale, proprio sull’Oceano Pacifico.
Le cinque “isole” del Mondo dove si vive meglio e più a lungo
Nicoya è considerata una delle cinque Zone Blu del Pianeta, ovvero una delle aree geografiche in cui si vive meglio e più a lungo. Dove, cioè, maggiore è l’aspettativa di vita. Le altre sono la Sardegna in Italia, Okinawa in Giappone, Loma Linda negli Stati Uniti e l’isola di Icaria in Grecia.
Il giornalista Dan Buettner, che ha coniato il termine nel 2005, ritiene che l’alta concentrazione di centenari in queste zone derivi da diversi fattori comuni, tra cui clima e comunità, e da altri aspetti più specifici. Qui a Nicoya, ciò che aiuta le persone a vivere bene e a lungo è semplicemente il loro stesso progetto di vita.
La storia di José Bonifacio Villegas, in pensione a 95 anni
Il termine di progetto di vita – del tutto astratto per un abitante di questi luoghi – qui equivale al concetto di semplicità. E si accompagna ad una visione ottimistica del futuro. Così, per molti dei grandi anziani di Nicoya, la giornata è scandita da momenti in apparenza banali, come andare a fare visita alla famiglia, riparare un sentiero o fare un giro a cavallo.
Proprio come per José Bonifacio Villegas, che per tutta la vita ha coltivato fagioli ed allevato bestiame, prima di mettersi in pensione, alla tenera età di 95 anni.
José, che il 15 maggio prossimo compirà 103 anni, è uno dei 44 centenari che attualmente vivono nella penisola. Ha imparato a cavalcare nel 1921 e non è mai sceso di sella, nonostante qualche acciacco lo abbia a volte messo fuori gioco. Da quando è in pensione ha molto tempo libero. Così, salta in sella al suo amato Corazon (quasi centenario anche lui, con i suoi 28 anni), per andare a trovare parenti e amici che potrebbero avere bisogno di aiuto. A chi gli domanda il segreto dell’elisir di lunga vita risponde: «Non so. È Dio che decide tutto».
Il potere della semplicità degli abitanti di Nicoya
Come lui, molti degli abitanti di Nicoya non pensano di fare nulla di speciale nella loro esistenza. Secondo Jorge Vindas, fondatore della Nicoya Blue Zone Association, i fattori che influiscono sulla longevità sono principalmente due: una fitta rete socio-familiare e una forte fede religiosa. A questo si aggiunge una dieta salutare e sane abitudini di vita, come alzarsi e coricarsi presto, e la pressoché totale mancanza di stress. «Penso che il segreto della longevità di questa comunità stia tutto qui: in uno stile di vita semplice», afferma Vidas, che studia la popolazione di Nicoya da 15 anni.
Ramiro Guadamuz e la scelta di “costruire” un futuro
Ramiro Guadamuz, che di anni ne ha “solo” 89, si sveglia ogni mattina all’alba per mungere le mucche. È molto orgoglioso di insegnare ai suoi nipoti di 15 e 8 anni il mestiere di contadino. Qui gli anziani, che vivono ancora in famiglia, sono molto rispettati proprio per la loro capacità di trasmettere esperienza e saggezza alle nuove generazioni. Come José, Ramiro non ha mai progettato di vivere così a lungo. Semplicemente ha incentrato la sua esistenza sul costruire giorno per giorno un futuro da lasciare alla famiglia, una volta che lui non ci sarà più.
In un’intervista alla BBC ha confessato che sarebbe felice di raggiungere il traguardo dei 100 anni, ma di non vivere per quello. «Perché vogliamo avere di più di quello che Dio ci ha donato?», ha aggiunto. «A me basta quello che ho: una famiglia unita che si ama. Questa per me è la pura felicità».
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