Meno burocrazia, più progetti inclusivi ecco la ricetta che riaccende l’interesse verso la partecipazione
È noto che una buona partecipazione sociale è necessaria per raggiungere l’obiettivo dell’invecchiamento attivo per una migliore qualità della vita in età avanzata. Si tratta infatti di un’attività attraverso la quale gli anziani possono soddisfare un bisogno fondamentale, quello dell’aggregazione e dell’unione con i gruppi e la comunità. Questa visione risulta valida per la maggioranza (otto su dieci) – che valuta il proprio ruolo come significativo nel frenare la frammentazione sociale – in forte contrasto con quei due su dieci per i quali tale importanza è ‘poca’ o ‘nulla’.
Gli over 50, dunque, sono consapevoli del valore della coesione sociale e trovano nella partecipazione – antidoto naturale alla frammentazione – lo strumento idoneo a favorire i rapporti tra le persone in un clima comunitario e di comprensione reciproca.
Tuttavia, dall’indagine emerge che quasi la metà degli intervistati (il 40,6%) riscontra una diminuzione nel proprio livello di partecipazione alla vita sociale che interessa gli ultimi 20 anni. Percentuale che scende al 37,6% tra chi pensa sia rimasta inalterata e il 19% di chi invece ritiene sia aumentata. Nel dettaglio la percezione della diminuzione della propria partecipazione riguarda soprattutto gli over 74 (44,9%), i maschi (41,6%) e gli abitanti delle regioni del Centro (45,5%). Per i ricercatori tale diminuzione potrebbe essere correlata al cambiamento demografico, tecnologico e culturale che ha influito a sua volta sulle modalità della partecipazione stessa. In effetti, guardando alle fasce d’età, il sentiment è più diffuso nella fascia degli over 74, che – a motivo del pensionamento – sono in cerca di rivalutare il proprio progetto di vita.
Più del 40% considera però che, con opportune strategie (meno burocrazia e più progetti inclusivi) sia possibile riaccendere l’interesse verso la partecipazione sociale. Scendendo nel dettaglio, il 37,3% chiede di promuovere la consapevolezza dell’importanza della partecipazione, il 23,1% di promuovere le campagne di sensibilizzazione e il 18,2% ritiene che sia fondamentale ottenere il sostegno economico dalle istituzioni. È poi interessante notare quali dovrebbero essere le caratteristiche necessarie degli strumenti sopra indicati. A tal proposito – in una scala da 0 a 10 – risultano essenziali valori quali la coerenza (83,9), l’efficacia (82,6), l’accessibilità (81,3) e la tangibilità dei risultati (81,1), ai quali se ne aggiungono altri, tra cui la responsabilità condivisa (76,3) e la continuità (79,9). Innovatività (71,7) e trasparenza (52,4) sono considerate importanti ma in misura minore e ciò porta alla conclusione che per gli over non possa esistere partecipazione sociale senza impegno.
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