Premiati i vincitori della sesta edizione di Corti di Lunga Vita
“Ringrazio moltissimo per questo premio. In questo cortometraggio volevo parlare di donne, di donne emigranti e donne che nel mio Paese incontrano molte difficoltà. Il regalo, in questo caso, è quello che viene “portato” dai migranti ad una ragazza, cambiando per sempre la rotta della sua vita”, ha commentato in un videomessaggio Rosario Pardo, regista del cortometraggio ‘El regalo’, vincitrice del primo premio della sesta edizione di Corti di Lunga Vita.
Si è conclusa la sesta edizione di Corti di Lunga Vita, il concorso internazionale di cortometraggi promosso da 50&Più. La cerimonia di premiazione, che si è svolta presso il Cinema Troisi di Roma, ha visto trionfare l’opera ‘El regalo’ dell’attrice e regista spagnola Rosario Pardo per la categoria internazionale e ‘Mani tese’ di 50&Più Lecce per il Premio 50&Più.
“Il cortometraggio, realizzato interamente da soci e non da attori professionisti, tratta una storia vera. L’idea di raccontare questa vicenda è venuta da una nostra socia ed è poi stata riadattata, anche grazie all’uso dei feedback, dalla regista. Si parla di violenza sulle donne, di volontariato e di “mani tese” pronte ad aiutarsi. Ma soprattutto si tratta la possibilità di rinascere dopo una caduta”, ha raccontato Marcello Bonatesta, presidente di 50&più Lecce.
“Eccomi” è il tema della sesta edizione di Corti di Lunga Vita
“Questo evento vuole contribuire a far crescere la socialità, un obiettivo che da sempre l’Associazione 50&Più persegue e di cui si sente il bisogno costante. Lo dimostrano anche tutti gli altri appuntamenti nel corso dell’anno, dai concorsi canori e artistici alle olimpiadi, non solo a livello provinciale ma anche nazionale. Il tema di quest’anno rappresenta un messaggio positivo perché indica presenza, ci dà fiducia e forza per superare le difficoltà della vita. Quest’anno, rispetto agli scorsi anni, dalle opere traspare un diffuso ottimismo sul futuro e questo fa ben sperare perché senza un filo di ottimismo tutto diventa più difficile” ha commentato Sebastiano Casu, Vice Presidente Vicario Nazionale 50&Più.
‘Eccomi’ è il tema scelto per la sesta edizione di Corti di Lunga Vita, su cui oltre 60 registi italiani e stranieri, i soci e le associazioni provinciali si sono cimentate nella narrazione. A spiegare la scelta è Gabriele Sampaolo, Segretario Generale 50&Più: “Corti di Lunga Vita si conferma un appuntamento importante per la nostra associazione. Il tema di quest’anno è in linea con quelli delle passate edizioni, vuole significare ‘assunzione di responsabilità’ perché a volte basta una mano tesa per cambiare una situazione. Eccomi’ è un moto inverso: se frammentazione è il contrario di unità e individualismo è il contrario di altruismo, allora il contrario di egoismo è “eccomi”. È da qui che tutti dobbiamo partire per fare la differenza e prenderci la responsabilità di rendere la società sempre più inclusiva e altruista. Sarebbe bello se il prossimo anno i corti venissero proiettati anche nelle nostre sedi provinciali, perché sono sempre un messaggio di amicizia, speranza e condivisione”.
Dopo un’attenta valutazione del Centro Studi 50&Più, una giuria d’eccezione – presieduta da Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto – ha decretato i vincitori. Nella scelta dei finalisti, il regista siciliano è stato accompagnato da Flavio De Bernardinis, critico cinematografico e docente al Centro Sperimentale di Cinematografia; Doriana Leondeff, sceneggiatrice e vincitrice di un David di Donatello e di un Nastro d’argento per la sceneggiatura di Pane e tulipani e da Lidia Ravera, giornalista e scrittrice della collana Terzo Tempo dedicata a romanzi che narrano storie di over 60.
I vincitori della sesta edizione di Corti di Lunga Vita
“I corti sono lo specchio di come viene visto l’anziano”, ha detto Pif. “Per certi versi si è ancorati ad un cliché che ormai non esiste più senza tenere conto dell’immagine degli anziani di oggi che non sono più quelli di una volta. Questo anche grazie alla vita che si è allungata. Sarebbe interessante vedere quale sarà la narrazione dell’anzianità fra dieci anni”.
Nella sezione del concorso dedicato alle opere internazionali il primo premio è andato a ‘El regalo’ di Rosario Pardo. Una storia di speranza, resilienza e possibilità. Attraverso la narrazione di destini diversi, il corto mostra come il passato e il presente possano intrecciarsi per costruire un avvenire migliore per le generazioni future. Le sfide e le difficoltà incontrate lungo il cammino raccontano nella tragedia una possibilità di riscatto e di cambiamento lasciando spazio alla speranza e alla trasformazione.
Al secondo posto ‘L’alfiere’ di Romeo Pizzol e Daniele Camerlingo che mette al centro un legame duraturo che sa resistere allo scorrere del tempo e al passaggio delle generazioni. Un piccolo litigio permette di costruire un ponte verso una relazione significativa in una cornice coinvolgente e suggestiva che sa racchiuderla dall’inizio alla fine.
Terzo classificato ‘Albicocche’ di Pasquale Armenante. Il ricordo della nonna, dei gesti familiari e dei luoghi cari sono protagonisti del racconto e restituiscono una storia che sa emozionare. Il ribaltamento dei ruoli e delle capacità di prendersi cura delle persone care trascende l’appartenenza generazionale e regala una tenera sensazione di nostalgia.
A ricevere la Menzione della Giuria ‘Il racconto di Ester’ di Simone ed Emiliano Barletta, un cortometraggio a cui ha preso parte anche l’attore Andrea Roncato che interpreta un sopravvissuto alla Shoah. “I cortometraggi ti danno la possibilità di interpretare ruoli che non sei riuscito ad interpretare nella tua carriera”, ha commentato Roncato. “Per vestire i panni di questo personaggio mi sono messo in contatto con ciò che ho dentro. All’interno dell’opera recito una battuta in cui faccio riferimento a quanto si è felici da bambini e penso che, in tanti momenti diversi della vita, quella sia una felicità che tendiamo a ricercare usando la memoria”.
I vincitori del Premio 50&Più della sesta edizione di Corti di Lunga Vita
Nella categoria riservata al Premio 50&Più si aggiudica il primo posto ‘Mani tese’ realizzato da Ornella Cucci e Valeria Marrella per 50&Più Lecce. Violenza e riscatto collettivo sono i temi su cui è costruita la sceneggiatura di questo corto. La storia racconta uno spaccato sociale quanto mai attuale in cui la solidarietà e la disponibilità incontrate inaspettatamente in un momento di profonda difficoltà spalancano le porte alla rinascita. Il messaggio è quello di una cieca speranza: persino dopo una discesa all’inferno resta la possibilità di tornare a vivere.
‘Note nel tempo’ di Andrea Luca Conti e presentato da Tiziana Monforti Ferrario ha conquistato il secondo posto. Un racconto emozionante che sa condensare la bellezza della ricerca e la pacatezza dell’attesa. Il tempo, protagonista immateriale del corto, lascia riaffiorare ricordi e sensazioni di una storia che non è mai finita. È così che un’amara delusione diventa una dolce gratificazione grazie all’arrivo di un estraneo. Segno che, a volte, possono essere gli altri ad aiutarci a ricomporre i pezzi mancanti nel nostro puzzle esistenziale, dando un nuovo senso alle cose.
Al terzo posto, infine, ‘Il primo sorriso’ di Bruno Luca Perrone per 50&Più Brindisi. La narrazione per immagini lascia uno spazio assoluto e poetico all’interiorità del protagonista. I suoi silenzi, i dialoghi ridotti all’essenziale, i luoghi che attraversa e i primi piani del volto comunicano molto più delle parole. Creano un ponte tra la sua storia passata e quella che, a mano a mano, prende posto accanto agli altri. Il sorriso, con cui si apre e si chiude il corto, è quello di una persona che torna a vivere, con fatica ma con il desiderio di esserci di nuovo.
Le opere vincitrici
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“El regalo” è il cortometraggio di Rosario Pardo, nata a Jaén (in Spagna) nel 1959.
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“L’alfiere” è il cortometraggio di Romeo Pizzol e Daniele Camerlingo, rispettivamente nati a Forlì nel 1995 e a Roma nel 1994.
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“Albicocche” è il cortometraggio di Pasquale Armenante, nato a Cava De Tirreni, in provincia di Salerno, nel 1995.
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“Il racconto di Ester” è il cortometraggio di Simone Barletta ed Emiliano Barletta, rispettivamente nati a Roma nel 1977 e nel 1974.
Premio 50&Più
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“Mani tese” è il cortometraggio di Ornella Cucci realizzato per 50&Più Lecce. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Note nel tempo” è il cortometraggio di Tiziana Monforti Ferrario e Andrea Luca Conti di Milano. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Il primo sorriso” è il cortometraggio realizzato da Bruno Luca Perrone per 50&Più Brindisi. Concorre al Premio 50&Più 2024.
LE OPERE FINALISTE
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“El regalo” è il cortometraggio di Rosario Pardo, nata a Jaén (in Spagna) nel 1959.
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“L’alfiere” è il cortometraggio di Romeo Pizzol e Daniele Camerlingo, rispettivamente nati a Forlì nel 1995 e a Roma nel 1994.
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“Albicocche” è il cortometraggio di Pasquale Armenante, nato a Cava De Tirreni, in provincia di Salerno, nel 1995.
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“Barbone” è il cortometraggio di Pierluigi Tortora e Felice D’Andrea, rispettivamente nati a Caserta nel 1963 e nel 1975.
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“Foxy Lady” è il cortometraggio di Michelangelo Mattei e Giorgio Picinni Leopardi, rispettivamente nati a Montelpulciano nel 1997 e a Lecce nel 1998.
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“L’offerta” è il cortometraggio di Abel Oberto e Michele Cadei, rispettivamente nati a Genova nel 1984 e a Bergamo nel 1986.
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“Mara mira il mare” è il cortometraggio di Mario Boccuni ed Ersilia Cacace, rispettivamente di Genova e Bari.
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“Il racconto di Ester” è il cortometraggio di Simone Barletta ed Emiliano Barletta, rispettivamente nati a Roma nel 1977 e nel 1974.
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“Nu Ffischia” è il cortometraggio di Pierdomenico Minafra e Antonio Carella, rispettivamente nati a Bari nel 1998 e nel 1996.
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“Zonderwater” è il cortometraggio presentato da Jonathan Soverchia, nato a Jesi nel 1982.
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“Mani tese” è il cortometraggio di Ornella Cucci realizzato per 50&Più Lecce. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Note nel tempo” è il cortometraggio di Tiziana Monforti Ferrario e Andrea Luca Conti di Milano. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Il primo sorriso” è il cortometraggio realizzato da Bruno Luca Perrone per 50&Più Brindisi. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Grazie Agatha” è il cortometraggio di Francesca Montante e Patrizia D’Angelo, socie di 50&Più Trapani. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“L’angelo del condominio” è il cortometraggio di Marcello Mamini di Pesaro Urbino. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“La coscienza di Bologna” è il cortometraggio di Andrea Marchesi e Loris Cocchi di Bologna. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Piazzetta dei tramonti” è il cortometraggio di Pietro Garuccio, nato a Trapani nel 1951, dove vive. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Se stasera siamo qui” è il cortometraggio di Oliviero Gherardi e Devis Colombi di Modena. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Un nuovo giorno” è il cortometraggio di Giulio Rocco Castello e Anna Maria Basso di Salerno. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Una piccola casa” è il cortometraggio di Antonello Frattagli per 50&Più Trapani. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Una lieve attesa” è il cortometraggio di Roberto Sonnini e Max Paoli per 50&Più Pisa. Concorre al Premio 50&Più 2024.
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“Villa Sorriso” è il cortometraggio di Ottavio Righini e Bruno Assirelli per 50&Più Ravenna. Concorre al Premio 50&Più 2024.
La Giuria dell'edizione 2024
Pierfrancesco Diliberto
Regista – Presidente di giuria
Il suo nome d’arte è Pif, è regista, sceneggiatore, attore, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Nel 2013 debutta alla regia con il film La mafia uccide solo d’estate, con cui vince numerosi premi, tra cui il David di Donatello, il David Giovani, il Nastro d’Argento e l’European Film Awards. Il pubblico televisivo lo conosce per programmi come Le Iene, Il Testimone, Caro Marziano, Caro Battiato. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo …che Dio perdona a tutti, seguito da Io posso. Due donne sole contro la mafia. Dal 2014 al 2019 conduce su Radio 2 il programma I Provinciali e, successivamente, per Radio Capital I Sopravvissuti.
Flavio De Bernardinis
Docente al Centro Sperimentale di Cinematografia
Membro del comitato di redazione della rivista Segnocinema, collaboratore di MicroMega, docente di storia del cinema presso il Centro Sperimentale di cinematografia, sedi di Roma e di Valencia. Autore di Nanni Moretti (Il Castoro edizioni, 2006) e L’immagine secondo Kubrick (Lindau, 2003). Ha scritto e diretto il documentario Maschere crude, prodotto dall’Istituto Luce, sui rapporti tra teatro italiano e società italiana (Mostra del Cinema di Venezia, 2014). La sua ultima pubblicazione è Vittorio De Sica: l’arte della scena, edito dal CSC (in lingua italiana) e dall’Istituto Luce (lingua inglese) nel 2018/2019.
Doriana Leondeff
Sceneggiatrice
Dopo la laurea in Lettere Moderne all’Università di Roma La Sapienza, si diploma in Sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. All’inizio della sua carriera cinematografica, ha lavorato come assistente alla regia nel film Il tempo dei gitani di Emir Kusturica. Con Pane e tulipani, diretto da Silvio Soldini, ha vinto i più prestigiosi premi in Italia (Ciak d’oro, Premio Flaiano, Nastro d’argento, David di Donatello) e ha ottenuto una candidatura allo European Film Awards (Parigi 2001) per la miglior sceneggiatura. Con La giusta distanza, diretto da Carlo Mazzacurati, ha vinto il Nastro d’argento per il miglior soggetto (Taormina 2005). Dal 2001 fa parte della giuria del David di Donatello.
Lidia Ravera
Scrittrice, Giornalista
È scrittrice e giornalista. Nata a Torino, ha raggiunto la notorietà nel 1976 con il suo romanzo d’esordio Porci con le ali manifesto di una generazione e bestseller con due milioni e mezzo di copie vendute in trent’anni. Ha scritto molte opere di narrativa ed è autrice della collana Terzo Tempo dedicata a romanzi che narrano storie di over 60 e della vita in terza età. Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Da Piangi pure è stato tratto lo spettacolo teatrale Nuda proprietà per la regia di Emanuela Giordano, con Lella Costa e Paolo Calabresi. Collabora con 50&Più curando la rubrica “Il terzo tempo” sulla rivista mensile.
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