Premiati i vincitori della 5ª edizione di Corti di Lunga Vita
“Quello che desideravo raccontare è l’amore di una piccola donna che sa essere “roccia” e che riesce a far credere al marito che tutto vada bene quando la realtà è un’altra”, ha commentato Lucrezia Ridolfi, regista del cortometraggio ‘L’arringa’, vincitrice del primo premio della 5° edizione di Corti di Lunga Vita.
Si sono svolte presso il Cinema Troisi di Roma le premiazioni della quinta edizione di Corti di Lunga Vita, il concorso internazionale di cortometraggi ideato e promosso dall’Associazione 50&Più. Ad aggiudicarsi il primo posto è stata l’opera dal titolo ‘L’arringa’, realizzata da Lucrezia Ridolfi. Durante l’evento anche l’assegnazione di una Menzione Speciale e le premiazioni del concorso riservato ai soci 50&Più. In questa categoria, è salita sul podio l’opera ‘Ginnastica dolce’ di Lorenzo Follari.
“L’idea del corto si basa sul fatto che, a volte, basta uno sguardo per accendere quell’energia che può essere perduta e che, quindi, può tornare a vivere. A volte, basta uno sguardo, un istante, per ritrovare l’energia senza bisogno di ulteriori parole”, ha raccontato Lorenzo Follari, regista di ‘Ginnastica Dolce’, il cortometraggio vincitore del primo Premio 50&Più.
Il tema dell’edizione e la giuria tecnica
Per l’edizione 2023, i partecipanti al concorso hanno inviato opere incentrate sul tema ‘Energia’, scelto dall’Associazione per raccontare il tema dell’anzianità; energia come forma di comunicazione non verbale forte e autentica che racchiude una valenza sociale inestimabile. Oltre cinquanta – tra registi e videomaker dai 16 ai 74 anni – hanno inviato la loro opera. Dopo la valutazione del Centro Studi 50&Più, una giuria d’eccezione – presieduta da Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto – ha decretato i vincitori. Nella scelta dei finalisti, il regista siciliano è stato accompagnato da Flavio De Bernardinis, critico cinematografico e docente al Centro Sperimentale di Cinematografia; Doriana Leondeff, sceneggiatrice e vincitrice di un David di Donatello e di un Nastro d’argento per la sceneggiatura di “Pane e tulipani”; da Claudio Noce, regista e sceneggiatore, vincitore di un David di Donatello e di due Nastri d’argento; e da Lidia Ravera, giornalista e scrittrice della collana “Terzo Tempo” dedicata a romanzi che narrano storie di over 60.
I vincitori della quinta edizione di Corti di Lunga Vita
Al primo posto “L’arringa” di Lucrezia Ridolfi di Lucca. “I momenti di silenzio raccontano le emozioni più intime racchiuse nella storia. L’energia viene messa in scena come tentativo di mostrarsi adeguati di fronte al senso di impotenza. La malattia d’Alzheimer, la complicità di una coppia di lunga data, l’identità che non viene cancellata dalla malattia: una storia che colpisce ed emoziona attraverso una narrazione densa di verità” è il commento della giuria.
Al secondo posto ‘A cena con delivery‘, realizzato da Daniele Catini di Roma. Un’opera che la giuria ha definito: “Una commedia che sa filtrare l’abisso, facendo trasparire il tema della solitudine attraverso l’ironia. Lo spettatore rimane in bilico e in tensione, nell’attesa che accada qualcosa di irreparabile. L’eccellente interpretazione della protagonista riesce a far percepire la tragedia anche nelle sequenze apparentemente divertenti”.
Al terzo posto il corto ‘VV‘ realizzato a quattro mani da Diego Fossati e Gabriele Redaelli, entrambi di Milano. “La tecnologia diventa lo strumento attraverso cui riscoprire emozioni e condividere ricordi nascosti nel tempo. Il racconto mette al centro il tema dell’energia narrato dalla forza di un amore intimo, dapprima infantile e poi adolescenziale, con un buon bilanciamento tra ironia e malinconia” è la motivazione della giuria.
A ricevere la Menzione Speciale è stata l’opera ‘A botta du mastru’, realizzata da Francesco Petrantoni di Caltanissetta perché “lo stile documentaristico fa emergere l’energia e la positività di un personaggio con cui è facile entrare in empatia. Un uomo che racconta il lavoro di una vita con sincerità e semplicità; la sua instancabile volontà di svegliarsi tutti i giorni in un angolo di mondo in cui la modernità sembra non essere ancora arrivata” ha spiegato la giuria.
I vincitori del Premio 50&Più
Nella categoria del concorso riservata al Premio 50&Più si aggiudica il primo posto ‘Ginnastica Dolce’, il corto realizzato da Lorenzo Follari di Roma. “Lo sguardo attento e preoccupato di Ingrid richiama quello di Lars producendo all’istante un’intesa che diventa complicità e che genera inaspettata e “vincente” energia. La trama, semplice ed efficace, propone una pregevole interpretazione del tema che si avvale anche della bravura degli attori”, hanno convenuto i vertici di 50&Più e il Centro Studi 50&Più che hanno decretato i vincitori di questa categoria.
Sale sul podio al secondo posto ‘Un pizzico di sale‘ Pietro Garuccio di Trapani. “La risposta positiva alla richiesta di solidarietà genera serenità e benessere tanto in chi la offre quanto in chi la riceve. “Sento la forza del vento dentro” dirà alla fine chi ha saputo superare l’inerzia per andare incontro all’altro. La “condivisione” del sale rappresenta in modo emblematico l’energia che si genera nella relazione”. si legge nella motivazione.
Al terzo posto ‘Il segreto dell’energia’ di Marcello Mamini. La motivazione: “Il segreto dell’energia… resta un segreto, ma è forte il sospetto che questa si generi proprio nell’innamoramento e in definitiva nell’amore; ad ogni età. Semplice e ironico, il tema è svolto in modo efficace grazie anche alla presenza di Francesco, il protagonista.”
“L’associazionismo è coesione e unione, è partecipazione”
“Il successo di eventi come questo per noi non è mai un traguardo raggiunto, ma sempre un tassello in più che aggiungiamo all’interno del meraviglioso mondo dell’associazionismo. Una dimensione che unisce e crea coesione. È stato davvero molto interessante e sorprendente vedere con quanta sensibilità e attenzione il tema dell’energia sia stato raccontato. Alla creatività dei registi si aggiunge la dedizione degli attori, uomini e donne di tutte le età che si sono messi in gioco. Una buona pratica che dà risalto alla tenacia e alla condivisione, i principi della nostra realtà” ha detto Carlo Sangalli a margine della premiazione.
Le opere vincitrici
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“L’Arringa” è il cortometraggio presentato da Lucrezia Ridolfi, concorrente nata a Lucca, dove vive, nel 1989.
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“A cena con delivery” è il cortometraggio di Daniele Catini, nato a Tarquinia (VT) nel 1979. Oggi vive a Roma.
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“VV” è il cortometraggio di Diego Fossati e Gabriele Redaelli, nati nel 2002 e nel 2000. Oggi studiano entrambi a Milano.
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“A botta du mastru” è il cortometraggio di Francesco Petrantoni, nato a Catania nel 2002. Oggi vive a Caltanissetta.
Premio 50&Più
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“Ginnastica dolce” è il cortometraggio di Lorenzo Follari, nato a Roma nel 1996, in concorso per il Premio 50&Più.
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“Un pizzico di sale” è il cortometraggio presentato da Pietro Garuccio di Trapani che concorre al Premio 50&Più.
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“Il segreto dell’energia” è il cortometraggio di Marcello Mamini, nato a Ravenna nel 1941 e residente a Pesaro Urbino.
LE OPERE FINALISTE
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“Adesso” è il cortometraggio di Ludovico Preziosi e Aureliano Francesco Fabrizi, nati a Roma, dove vivono, nel 1987 e nel 1998.
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“Anna, a countryside tale” è il cortometraggio di Daniele Starnoni, concorrente nato a Roma, dove vive, nel 1986.
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“Gli Anziani siamo Noi… ieri, oggi, domani” è il corto degli alunni della III° B dell’Istituto Comprensivo S. M. Milani di Caivano (NA).
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“L’amore è l’energia della vita” è il cortometraggio di Gaetano Pasella, nato a Bari nel 1980. Oggi vive a Roma.
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“L’autunno di Eva e Adamo” è il cortometraggio di Michele Pastrello, nato a Noale (VE) nel 1975. Oggi vive a Scorzè (VE).
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“Poi mi sorrideva” è il cortometraggio di Erika Fregolent, nata a Montebelluna (TV) nel 2002. Oggi vive a Sernaglia della Battaglia (TV).
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“Tutta l’energia della nostra vita” è il cortometraggio di Fausto Felice Pasotti, nato a Milano, dove vive, nel 1955.
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“Una mela al giorno” è il cortometraggio di Simone Vacca, nato a La Paz, in Bolivia, nel 1990. Oggi vive a Grotte di Castro (VT).
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“Artefice” è il cortometraggio di Lorenzo Castellini, nato ad Ancona nel 1993, dove vive. Concorre al Premio 50&Più.
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“Ballata per Agitu Gudeta” di Maria Grazia Franceschetti e Stefano Caranti da Rovigo è in concorso per il Premio 50&Più.
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“Come una farfalla” di Patrizia D’Angelo e Mariolina Ravazza, entrambe socie della 50&Più Trapani, concorre al Premio 50&Più.
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“Energia Romagnola” è il cortometraggio di Ottavio Righini e Bruno Assirelli (50&Più Ravenna) che concorre al Premio 50&Più.
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“Il tempio della felicità” è il cortometraggio di Oliviero Gherardi e Renzo Ferretti di Bologna in concorso per il Premio 50&Più.
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“La casa di riposo” è il cortometraggio di 50&Più Salerno, presentato da Giulio Rocco Castello, in concorso per il Premio 50&Più.
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“La forza dell’emozione” di Marcello Bonatesta e Marco Traversa è il cortometraggio presentato da 50&Più Lecce per il Premio 50&Più.
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“Pomeriggio d’inverno davanti al camino” di Antonello Frattagli è il cortometraggio presentato da 50&Più Trapani per il Premio 50&Più.
La Giuria dell'edizione 2023
Pierfrancesco Diliberto
Regista – Presidente di giuria
Il suo nome d’arte è Pif, è regista, sceneggiatore, attore, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Nel 2013 debutta alla regia con il film La mafia uccide solo d’estate, con cui vince numerosi premi, tra cui il David di Donatello, il David Giovani, il Nastro d’Argento e l’European Film Awards. Il pubblico televisivo lo conosce per programmi come Le Iene, Il Testimone, Caro Marziano, Caro Battiato. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo …che Dio perdona a tutti, seguito da Io posso. Due donne sole contro la mafia. Dal 2014 al 2019 conduce su Radio 2 il programma I Provinciali e, successivamente, per Radio Capital I Sopravvissuti.
Flavio De Bernardinis
Docente al Centro Sperimentale di Cinematografia
Membro del comitato di redazione della rivista Segnocinema, collaboratore di MicroMega, docente di storia del cinema presso il Centro Sperimentale di cinematografia, sedi di Roma e di Valencia. Autore di Nanni Moretti (Il Castoro edizioni, 2006) e L’immagine secondo Kubrick (Lindau, 2003). Ha scritto e diretto il documentario Maschere crude, prodotto dall’Istituto Luce, sui rapporti tra teatro italiano e società italiana (Mostra del Cinema di Venezia, 2014). La sua ultima pubblicazione è Vittorio De Sica: l’arte della scena, edito dal CSC (in lingua italiana) e dall’Istituto Luce (lingua inglese) nel 2018/2019.
Doriana Leondeff
Sceneggiatrice
Dopo la laurea in Lettere Moderne all’Università di Roma La Sapienza, si diploma in Sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. All’inizio della sua carriera cinematografica, ha lavorato come assistente alla regia nel film Il tempo dei gitani di Emir Kusturica. Con Pane e tulipani, diretto da Silvio Soldini, ha vinto i più prestigiosi premi in Italia (Ciak d’oro, Premio Flaiano, Nastro d’argento, David di Donatello) e ha ottenuto una candidatura allo European Film Awards (Parigi 2001) per la miglior sceneggiatura. Con La giusta distanza, diretto da Carlo Mazzacurati, ha vinto il Nastro d’argento per il miglior soggetto (Taormina 2005). Dal 2001 fa parte della giuria del David di Donatello.
Claudio Noce
Regista e sceneggiatore
Nel 2003 realizza il cortometraggio Gas con Elio Germano. Nel 2005 vince il David di Donatello e il Nastro d’argento con il suo cortometraggio Aria. Nel 2007 il suo Adil e Yusuf è in concorso alla 64ª Mostra del cinema di Venezia e viene nuovamente candidato al David di Donatello per il miglior cortometraggio. Nel 2009 realizza Good Morning Aman, primo lungometraggio, che lo porta alla candidatura al David di Donatello come miglior regista esordiente. Nel 2020 Padrenostro, il suo terzo lungometraggio, viene presentato in concorso alla 77ª Mostra del cinema di Venezia. Il film vince il Nastro d’argento come miglior soggetto del 2021 e Pier Francesco Favino, che interpreta il protagonista, ottiene il premio come migliore attore della mostra.
Lidia Ravera
Scrittrice, Giornalista
È scrittrice e giornalista. Nata a Torino, ha raggiunto la notorietà nel 1976 con il suo romanzo d’esordio Porci con le ali manifesto di una generazione e bestseller con due milioni e mezzo di copie vendute in trent’anni. Ha scritto molte opere di narrativa ed è autrice della collana Terzo Tempo dedicata a romanzi che narrano storie di over 60 e della vita in terza età. Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Da Piangi pure è stato tratto lo spettacolo teatrale Nuda proprietà per la regia di Emanuela Giordano, con Lella Costa e Paolo Calabresi. Collabora con 50&Più curando la rubrica “Il terzo tempo” sulla rivista mensile.
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