Consigli per una corretta alimentazione in terza età? Li forniscono l’Università La Sapienza di Roma, la Società di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita e la Federazione Medici di Famiglia. Lo studio è stato pubblicato dalla prima Università di Roma.
“Mens sana in corpore sano”. Sempre attuale l’espressione latina tratta da un capoverso delle Satire di Giovenale. Ancora più attuale d’estate, quando una corretta alimentazione aiuta, soprattutto, a gestire nel modo migliore i cali di pressione dovuti al caldo. A fornire indicazioni e suggerimento è uno studio congiunto condotto dall’Università La Sapienza di Roma, la Società di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita e la Federazione Medici di Famiglia.
Il modello della dieta mediterranea
Un modello nutrizionale cui gli anziani possono far riferimento è il modello della dieta mediterranea con delle integrazioni. Particolare attenzione deve essere dedicata al consumo di acqua che deve mantenersi (malgrado la fisiologica riduzione del senso di sete) intorno a 1,5 l al giorno. Seguono poi le specifiche della piramide alimentare che non si discosta da quella dei meno anziani.
Subito sopra l’acqua, figurano gli alimenti che fanno parte del gruppo alimentare dei cereali (pane, pasta, riso, farro, orzo). La loro presenza è prevista ad ogni pasto principale e quindi colazione, pranzo e cena. Inoltre, nella scelta della frutta e della verdura è opportuno orientarsi verso “quella di stagione”.
La piramide della corretta alimentazione in terza età e non solo
Inoltre, è di fondamentale importanza per la persona anziana assumere ogni giorno, due porzioni di alimenti del gruppo “carne, pesce e uova”. È possibile seguire questa divisione: carne (due volte a settimana la carne rossa e quattro volte quella bianca). Poi pesce (3-4 volte a settimana) e ancora uova (2-3 volte a settimana). Per i formaggi freschi ne è consigliato l’uso 2 o 3 volte la settimana. In alternativa è possibile consumare i legumi due/tre volte a settimana combinandoli con i cereali nel primo piatto (ad esempio, pasta e fagioli, riso e piselli, pasta e lenticchie, pasta e ceci).
Zuccheri e sale: le quantità
Continuando nella piramide dell’alimentazione corretta, si trova il gruppo alimentare dei grassi da condimento ed insieme ad esso gli alimenti ricchi di zuccheri semplici ed il sale. È necessario consumare questi elementi con parsimonia. Si tratta di sale da cucina (gli alimenti anche senza aggiunta di sale contengono un quantitativo di Na (sodio) sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero); gli alimenti conservati (salumi, formaggi, cibi in scatola, cibi precotti) ne contengono un quantitativo eccessivo soprattutto per chi soffre di ipertensione arteriosa. E ancora zuccheri semplici (zucchero da cucina, marmellata, miele, caramelle zuccherate…). Infine, grassi di condimento (olio di oliva, burro, margarina…). È consigliabile l’olio extra vergine di oliva.
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