Restano da individuare ancora molti tasselli per completare il puzzle, ma qualche punto fermo sull’epidemia di polmonite provocata dal nuovo coronavirs (2019-nCov) è stato raggiunto. E i consigli e le informazioni che l’Organizzazione Mondiale della Salute e le nostre istituzioni hanno diffuso in questi giorni valgono, in particolare modo, per la fascia di popolazione più anziana.
Il nuovo virus che gli scienziati di tutto il mondo stanno studiando in questi giorni, infatti, provoca la polmonite e le persone più in là con gli anni dovrebbe fare attenzione per due ragioni:
- la prima è che nella popolazione anziana è più frequente la presenza di altre malattie, come diabete o malattie cardiache, che indeboliscono l’organismo;
- la seconda ragione è che il sistema immunitario cambia con l’avanzare degli anni, perdendo in parte le capacità di difesa, indipendentemente dalle condizioni di salute.
Per questi due motivi i senior meritano un’attenzione particolare e devono, più degli altri, sapere come proteggersi dal rischio di infezione che in Italia, lo ricordiamo, con 2 casi accertati finora, è al momento attuale piuttosto basso. Non bisogna allarmarsi, ma allo stesso tempo non bisogna sottovalutare quello che sta accadendo sul territorio del colosso asiatico.
Pertanto, riassumiamo di seguito alcune indicazioni condivise dall’istituzioni internazionali e nazionali (Oms, Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute) sulle cose utili e inutili da fare. I consigli valgono per tutti, ma sono particolarmente indicati per le persone anziane.
Cosa fare per proteggersi
Gli esperti suggeriscono di seguire le semplici norme igieniche consigliate per ridurre il rischio di qualunque infezione. Una delle certezze emerse negli ultimi giorni è che il nuovo Coronavirus si trasmette da persona a persona, sembrerebbe anche in assenza di sintomi durante un periodo di incubazione che va circa da 5 a 12 giorni. Ecco come ridurre le probabilità di contagio:
- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone: così si uccidono gli eventuali virus che si sono depositati sulla pelle;
- coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce per evitare che i germi si diffondano e gettare il fazzoletto usato immediatamente in un recipiente chiuso;
- mantenere una distanza di almeno un metro da persone con sintomi sospetti;
- evitare di toccarsi gli occhi, il naso e la bocca con le mani non pulite per impedire agli eventuali virus presenti sulle mani di introdursi nelle vie aeree.
Le mascherine servono?
Le mascherine possono aiutare a prevenire il contagio se indossate e usate nel modo corretto, come fanno gli operatori sanitari. Attenzione, però, a non trascurare altre più fondamentali norme igieniche.
Il vaccino antinfluenzale protegge dal coronavirus?
Il vaccino contro l’influenza non protegge dal nuovo coronavirus ma è meglio farlo perché, in caso di contagio, evita che siano in corso altre malattie che possono complicare ulteriormente il loro quadro clinico.
Gli antibiotici possono curare o prevenire?
No. Gli antibiotici servono a combattere i batteri. La polmonite in questione è causata da un virus quindi l’impiego di antibiotici è inutile. E tanto meno vanno usati come prevenzione perché possono anche essere dannosi, compromettendo l’efficacia di future terapie.
È sicuro ricevere un pacco dalla Cina o da qualsiasi altro luogo in cui il virus è stato identificato?
Sì, è sicuro. Le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus. “Dall’esperienza con altri coronavirus, sappiamo che questi tipi di virus non sopravvivono a lungo su oggetti, come lettere o pacchi”, dicono gli esperti dell’Oms. Gli oggetti “made in China” non hanno un rischio diverso rispetto a qualsiasi altro oggetto.
Gli animali domestici sono un pericolo?
No. Al momento attuale non esiste nessuno motivo per temere un contagio dai propri cani e gatti
Mangiare prodotti animali crudi è sicuro?
I coronavirus sono virus zoonotici, ovvero patogeni che possono essere trasmessi dagli animali agli uomini. Altre epidemie come la Sars (Cina, 2002) e la Mers (Arabia Saudita, 2012) sono state scatenate da virus della famiglia dei coronavirus trasmessi rispettivamente dagli zibetti (piccoli mammiferi simili ai furetti) e dai dromedari. Ancora non è chiara la provenienza del 2019-nCoV ma si pensa che il virus possa essere passato dai pipistrelli ai serpenti e poi all’uomo.
Il focolaio dell’epidemia è stato individuato nel mercato della città di Wuhan, dove vengono venduti animali selvatici vivi. Nonostante il meccanismo del passaggio del nuovo coronavirus dagli animali all’uomo debba ancora essere chiarito, l’Oms invita a non consumare prodotti animali crudi e a lavarsi le mani dopo aver toccato alimenti di origine animale. Questo consiglio viene dato per prudenza, non perché ci siano rischi certi e verificati.
Si può andare al ristorante cinese?
Sì. Non c’è ragione per evitare la cucina cinese dato che la trasmissione di questo virus non avviene per via alimentare. Inoltre, in Europa è vietata l’importazione di animali vivi o di carne cruda dalla Cina.
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