Un sistema di censimento del fenomeno per sensibilizzare l’opinione pubblica, identificare cosa non funziona nel sistema di protezione e sviluppare misure di prevenzione. L’idea della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna.
Sarà un “atlante” e avrà lo scopo di raccogliere e ordinare i dati riguardanti i femminicidi commessi nel nostro Paese, con l’obiettivo di dare impulso alla battaglia contro la violenza sulle donne attraverso la conoscenza, lo studio e la comunicazione. È il progetto presentato dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna. L’iniziativa è finanziata dalla Regione Emilia Romagna attraverso il Bando D. G. R. n. 673/2021, insieme al Comune di Bologna, ed è curata dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, dalla Cooperativa Stellaria e dallo Studio Atlantis. Quest’ultimo fornirà anche il supporto tecnico al gruppo di ricerca e di elaborazione dei dati costituito da Casa delle donne per la realizzazione del progetto.
Un “Atlante” per geolocalizzare e sensibilizzare
L’idea di un “Atlante dei femminicidi” – spiega Casa delle donne – è nata per far fronte alla necessità, più volte richiamata e inclusa nella Convenzione di Istanbul, di raccogliere e rendere pubblici i dati e le informazioni relativi ai casi di violenza; per rendere possibile la loro analisi esaustiva; identificare le crepe nel sistema di protezione ed elaborare strategie efficaci di miglioramento e sviluppo delle misure di prevenzione. Ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno, in maniera critica e competente.
L’”Atlante” funzionerà come un sistema di censimento dei femminicidi, visualizzabili su una mappa di tutto il territorio nazionale. Ci saranno poi approfondimenti specifici sull’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere. I casi verranno geolocalizzati e categorizzati secondo criteri specifici: luogo, nome e età della vittima, professione, figli, relazione tra vittima e colpevole del femminicidio, nome del colpevole, arma, violenze pregresse. Il modello è quello del Canada, dove sul fenomeno dei femminicidi da qualche anno è stato attivato un osservatorio istituzionale. Ma sono diversi i paesi che hanno avviato progetti di questo tipo. Fra questi, Spagna, Regno Unito, Francia.
Conoscere per prevenire la violenza di genere
“Per prevenire e contrastare la violenza sulle donne, c’è innanzitutto bisogno di conoscere il fenomeno: per farlo servono dati” afferma Anna Pramstrahler della Casa delle donne per non subire violenza, intervistata da Redattoresociale.it. “Senza dati sufficienti – prosegue -, le azioni che si mettono in campo saranno poco efficaci. Dal 2005, Casa delle donne ha aperto un blog, Femicidio, per iniziare a raccogliere dati: il nostro metodo di ricerca si basa sulle notizie che escono sui giornali e sui siti. Certamente il numero non è completo, perché alcuni casi sfuggono alla cronaca: purtroppo le banche dati dell’Istat o del Ministero dell’Interno non hanno open data, ma fanno un’analisi complessiva, pubblicando dati aggregati. E spesso i numeri non combaciano: finché non ci sarà una definizione univoca del femminicidio, sarà difficile avere dati condivisi”. “Vorremmo che i nostri politici potessero prendere spunto – aggiunge -, per proporre anche in Italia un vero e proprio osservatorio nazionale”.
La Casa delle donne per non subire violenza
La Casa delle donne per non subire violenza è stata aperta nel 1990 e fa parte della Rete Nazionale Antiviolenza 1522 fin dall’attivazione nel 2007. L’obiettivo principale dell’associazione è quello di sostenere la donna nel processo di uscita dalla relazione/contesto di violenza, fornendo orientamento, informazione, supporto materiale e psicologico, percorsi di autonomia personale e professionale. In questa direzione, l’associazione gestisce diversi progetti e servizi finalizzati al supporto delle donne e dei minori che subiscono violenza. Promuove inoltre progetti di ricerca, di rete e di sensibilizzazione e formazione finalizzati alla conoscenza e alla prevenzione del fenomeno della violenza di genere.
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