L’impresa del capitano inglese Tom Moore, il veterano della Seconda Guerra Mondiale di cui avevamo già parlato, ha fatto il giro del mondo. L’eroico suddito di Sua Maestà è diventato famoso per aver raccolto la cifra record di 32 milioni di sterline per il Servizio Sanitario Inglese.
Tutto era partito da una sfida: completare 100 giri del suo giardino entro il giorno del suo centesimo compleanno (il 30 aprile scorso). E ha vinto la sfida. Così è diventato un simbolo per tutta la Nazione e grazie al suo gesto è stato nominato, prima, colonnello onorario e, poco dopo, baronetto.
Due veterani per due continenti
Un altro veterano dell’ultimo conflitto ha deciso di seguire le sue orme. Il novantacinquenne ghanese Private Joseph Hammond, ha vinto la sua sfida: percorrere 2 miglia al giorno (più di 3 chilometri) in una settimana per raccogliere fondi da destinare alla sanità del suo Paese.
Il Coronavirus, infatti, si sta diffondendo rapidamente nel continente africano. A causa della povertà e del precariato largamente diffusi, il Ghana ha revocato il lockdown, nonostante il parere contrario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e 1.154 casi conclamati.
I 19.600 dollari che Hammond ha raccolto, serviranno ad acquistare dispositivi di protezione e materiale per chi è impegnato in prima linea nel contrasto al virus. Senza dimenticare, però, un sostegno economico da destinare a tutti i veterani d’Africa, a rischio per la pandemia. Più di 200.000 soldati africani hanno infatti combattuto accanto agli Inglesi nell’ultimo conflitto. Solo un centinaio di loro è ancora in vita.
E forse fino ad oggi si sono sentiti dimenticati. Ora, anche grazie ad Hammond, hanno riacquistato il loro posto nella storia. Per l’occasione il veterano è stato affiancato da celebrità ghanesi e dall’Alto Commissario britannico in Ghana, Iain Walker. Ed ha ricevuto il sostegno finanziario dei suoi compatrioti del British army network.
Non solo uomini. L’appello di Zinaida Korneva
Anche la 98enne russa Zinaida Korneva, che ha combattuto col grado di sergente nell’ultima guerra, ha seguito l’esempio. Ed ha annunciato una raccolta fondi per i medici russi e le loro famiglie colpite dal Coronavirus.
“Nonna Zina”, che vive a San Pietroburgo, non è in grado di uscire di casa, quindi si è impegnata a raccontare ogni giorno, su Instagram, episodi della sua vita sotto le bombe. L’obiettivo è raggiungere la somma di 3 milioni di rubli entro il 9 maggio, giorno in cui in Russia si festeggia la vittoria contro l’invasione nazista. Al momento, le donazioni ammontano a 1,7 milioni di rubli, più o meno 21.000 euro.
Come gesto personale ha poi deciso di lavorare ai ferri un paio di calzini per “Nonno Tom”, in occasione del suo centesimo compleanno. Un caldo pensiero, dalla Russia con amore.
© Riproduzione riservata