Oggi tutti dovremmo averne almeno uno in casa. Stiamo parlando del saturimetro, lo strumento diagnostico capace di misurare l’ossigenazione del sangue. Particolarmente utile, in questo momento, per individuare le complicanze gravi legate al Covid-19.
Così, oggi, sono 1.200 le farmacie che in tutta Italia stanno ricevendo 30mila saturimetri da distribuire gratuitamente. Saranno consegnati però solo alle famiglie con almeno un componente affetto da patologie respiratorie. Si tratta di un’iniziativa lanciata dalla Società Italiana di Pneumologia in collaborazione con Federfarma. L’obiettivo è promuovere la diffusione e l’uso di questo strumento in grado di tenere sotto controllo i valori dell’ossigeno nel sangue. Il primo parametro che fa scattare l’allarme in caso di Covid-19.
L’iniziativa è la seconda fase della Campagna MisuriAMO2 lanciata lo scorso dicembre che ha consentito la misurazione direttamente in farmacia dei valori dell’ossigeno nel sangue. Ora si passa alla distribuzione gratuita del dispositivo da utilizzare in casa. Una iniziativa resa possibile grazie alle donazioni fatte alla Società Italiana di Pneumologia per l’emergenza Covid-19.
Cos’è il saturimetro e come funziona
Il saturimentro fornisce informazioni preziose sul grado di saturazione dell’ossigeno nel sangue arterioso. Si tratta di un dispositivo che in modo molto semplice si applica al dito di una mano. La misurazione è sicura e indolore e si può fare a casa, seguendo semplici regole. Il saturimetro (o pulsossimetro), per funzionare, utilizza normali pile alcaline. È importante assicurarsi che siano sempre ad un livello di carica ottimale, per una misurazione affidabile.
La misurazione va effettuata dopo qualche minuto a riposo, ponendo il saturimetro sul dito indice o medio. La mano deve essere ferma e non particolarmente fredda, l’unghia deve essere sana e senza smalto. Sul piccolo monitor del saturimetro appariranno i dati relativi a saturazione arteriosa e frequenza cardiaca. Per un risultato più affidabile, la misurazione va poi ripetuta su un altro dito. È bene non affidarsi alla memoria, ma annotare i dati e tenere un diario dei parametri rilevati.
Perché è importante averlo in casa
«Il saturimetro dovrebbe essere presente nelle nostre case quasi come fosse un secondo termometro. Purtroppo, invece, è ancora troppo poco conosciuto. Le persone affette da malattie respiratorie infatti – sottolinea Luca Richeldi, presidente della Società Italiana di Pneumologia e membro del Comitato Tecnico scientifico (Cts) – sono a rischio più alto di complicanze gravi se infettate dal nuovo Coronavirus Sars-CoV-2. Proprio il ridotto livello di ossigeno nel sangue, causato da disturbi respiratori che il saturimetro è in grado di rilevare, può essere indice di polmonite interstiziale, una complicanza grave del Covid-19».
«Le attuali indicazioni ministeriali – prosegue Richeldi – indicano come in corso di Covid-19 il valore di saturazione pari a 92% sia il limite al di sotto del quale è bene allertare il proprio medico curante. In questo modo, anche per il medico è più agevole e sicuro il monitoraggio dei pazienti».
Utile anche in assenza di problemi respiratori
«Inoltre – aggiunge Richeldi -, è consigliabile ai malati Covid-19 di controllare le proprie condizioni con il saturimetro, anche in assenza di problemi respiratori. Può infatti verificarsi una condizione detta “ipossiemia silente” nella quale l’ossigeno diminuisce nel sangue, ma il paziente non se ne rende conto e quindi ritarda l’inizio di un’adeguata terapia. Il monitoraggio con il saturimetro può consentire un intervento tempestivo quando davvero necessario o, al contrario, evitare ricoveri inutili. È importante riuscire a dare una maggiore tranquillità ai pazienti rispetto al rischio di sviluppare una polmonite grave e ciò è cruciale anche per il medico che deve monitorare a distanza il malato».
Il ruolo delle farmacie
«Questa fase del progetto MisuriAMO2 ha una grande valenza, in particolare durante la pandemia in corso, in quanto segna l’inizio di una nuova fase di collaborazione tra le farmacie del territorio e gli specialisti in pneumologia per la presa in carico dei pazienti affetti da patologie respiratorie croniche assistiti a domicilio», afferma il presidente di Federfarma, Marco Cossolo. «La farmacia conferma così il proprio ruolo di primo presidio sanitario di prossimità nel quale il farmacista fa educazione e formazione ai cittadini sul corretto uso dei farmaci e di dispositivi medici. Grazie al dialogo con il farmacista, il paziente fragile si abituerà a utilizzare regolarmente il saturimetro, per tenere sotto controllo quotidianamente il proprio stato di salute».
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