Ecco i nomi e le opere degli artisti che hanno superato il giudizio del pubblico.
Dopo aver vinto la Farfalla d’Oro durante la XXXVII edizione del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, si sono aggiudicati il titolo di Supervincitori nelle rispettive categorie.
In migliaia hanno letto i loro racconti e le loro poesie. Ammirato i quadri e le fotografie. E poi hanno votato, decretando i Supervincitori del Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia dell’edizione 2019.
A sottoporsi al giudizio del pubblico sono state le 20 opere, 5 per ogni sezione del Concorso, che nella passata edizione avevano vinto la Farfalla d’Oro secondo l’illustre giuria di esperti. Il passaggio successivo è stato il giudizio del pubblico che si è espresso attraverso la Rivista 50&Più e il voto on line.
Sorpresi e felici i quattro Supervincitori del Concorso 50&Più, XXXVII edizione, ringraziano tutti coloro che li hanno votati. Uno ad uno. Ecco qual è stata la classifica finale (leggi qui tutti i risultati).
Il racconto dedicato al nonno dagli splendidi occhi azzurri
Vince la Superfarfalla, con 1.612 voti, Ilde Rosati (Reggio Emilia), con l’opera Buongiorno Signora, io sono suo figlio. Un racconto che l’autrice dedica a suo nonno, il protagonista della storia. «Mio nonno era figlio di genitori ignoti. Una condizione che lo faceva soffrire molto. In più, ricevette un’offesa terribile: non solo la madre lo abbandonò, ma oltretutto lo cacciò quando andò a trovarla. Non mi raccontò mai di questa tristissima vicenda. Lo seppi in seguito. Mio nonno era un uomo meraviglioso, estremamente generoso e dai bellissimi occhi azzurri. Nonostante questa grande sofferenza e gli anni della I Guerra mondiale, che visse in trincea arruolato come infermiere a 17 anni, amava tutto della vita». Ilde Rosati è un’insegnante di attività pittoriche in pensione. Ho lavorato molto con i bambini alla scuola materna. «Ma l’esperienza più bella della mia vita l’ho vissuta quando, ventenne, lavoravo presso l’ospedale psichiatrico di Reggio Emilia. Mi dedicavo ai pazienti facendo con loro diverse attività manuali, in particolare attraverso corsi di ergoterapia». Scrittrice prolifica, appassionata di calligrafia gotica, ama anche dipingere. Dipingo con l’acquarello, mi diletto a fare le copertine dei libri. Illustro le favole che scrivo, disegnare è la mia attività principale. Ma amo scrivere e mi perdo in questa mia passione». È anche una grande lettrice. «Di notte leggo tantissimo. Da bambina mi nascondevo nel solaio per poter leggere fino a tardi. Leggere per me è primario su tutto».
La poesia che canta l’amore senza tempo
«La poesia nasce dal di dentro da un guardarsi nel proprio intimo, la prosa da una osservazione esterna», dice Pietro Garuccio (Trapani), informatico in pensione e vincitore con 3.999 voti della Superfarfalla per la Poesia con Dono della sera. I suoi versi lanciano un messaggio ben preciso: «L’amore non ha età e quei sentimenti che provavamo in gioventù, possono rinascere e manifestarsi anche in età adulta. Si può amare e ci si può rinnamorare della stessa persona nel corso della vita». Pietro Garuccio ha iniziato a scrivere sollecitato da sua moglie. «È lei che mi ha lanciato la sfida, così mi sono iscritto a un concorso che facevano qui dalle mie parti. Ad ogni modo, sono stato sempre molto curioso e i miei racconti nascono da quello che vedo, dall’immaginazione, da quello che leggo. Spesso questi tre aspetti si combinano, si intrecciano, e nasce una storia». Oltre alla scrittura, in prosa e in poesia, Pietro Garuccio ha un’altra grande passione: la cucina, che è diventata protagonista del racconto A Pasqua couscous, naturalmente quello trapanese. «Iniziai a cucinare da ragazzo per necessità, poi con il tempo è diventato un piacere. Cerco di tenere alto il gusto della tradizione».
Quell’uomo ritratto in via Roma
Con 1.705 voti il supervincitore per la sezione Pittura è Gianni Molena (Padova), con il Cantante di strada. «Per la pittura – racconta – ho una passione innata. Quando ho iniziato, a 15/16 anni, non avevo soldi e quindi mi arrangiavo con il fai da te: mi costruivo i pennelli, con il mortaio e il martello rompevo i sassi colorati, pezzi di tegole, e facevo i colori con l’olio di lino. Le tele le ricavavo da vecchie lenzuola. Poi ho utilizzato tavole di legno. Ne è passato di tempo. Il quadro vincitore ritrae un uomo che ho incontrato mentre si esibiva in via Roma a Padova. L’ho fotografato e l’ho ritratto. È una persona reale. Quello che ha colpito pubblico e giurati credo sia stato il modo con cui sono riuscito a rendere il movimento della camicia». Dipingere non è l’unica passione di Gianni Molena, tecnico elettronico in pensione: «Ho lavorato anche con la creta e il bronzo. Sono un appassionato di fotografia, mi attira moltissimo. Ho costruito da me anche un ingranditore e da 10 anni utilizzo una macchina super professionale. Qualsiasi cosa che riguarda l’arte mi interessa. Ma quando dipingo vado in trance. Tutto sparisce».
Un particolare in uno scatto
La vincitrice della Superfarfalla per la Fotografia è Maria Carla Rolfini (Milano). Vince con il Mondo allo specchio che ha ricevuto 2.759 voti. «Questa fotografia – racconta – nasce per caso da un viaggio culturale in Germania, a Wittemberg. Ho scattato e poi messo in evidenza il mondo dal quale si riflette la piazza circostante. La vera passione per Maria Carla però è la pittura. «Mi accompagna sin da bambina. Con il lavoro e gli impegni famigliari non è stato possibile coltivarla. Lavoravo in un’azienda commerciale, mi occupavo di bilanci. Ho ricominciato a dipingere in un periodo molto particolare della mia vita. Avevo perso mio padre, anche lui dipingeva. Così ho pensato di proseguire dedicandomi a questa passione che avevamo in comune». Maria Carla Rolfini è un’autodidatta: «Non ho fatto corsi che mi avrebbero sicuramente aiutata. Credo proprio sia un dono di natura. Mio padre lavorava alla Camera di Commercio di Milano, era un appassionato di pittura da sempre. In casa avevamo 102 quadri acquistati. Mia mamma si lamentava perché, soprattutto dopo la guerra, non c’erano tanti soldi in casa. Infatti, capitava che lo stipendio di mio padre andasse per l’acquisto di un quadro. Quindi sono vissuta in un clima di amanti della pittura. Personalmente nel dipingere do sfogo alla fantasia e nella fotografia cerco l’originalità».
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