C’era una volta la fila allo sportello e l’attesa per un documento. La sveglia mattutina ad ore quasi notturne: un sofferto compromesso pur di arrivare prima negli uffici delle Pubbliche Amministrazioni. Sperando così di risolvere, in una sola giornata, complesse formalità burocratiche.
Poi è arrivata la digitalizzazione e qualcosa ha cominciato a cambiare. Dapprima la possibilità di prendere appuntamenti on line, poi quella di richiedere tramite modalità telematica alcune tipologie di documenti. E via via sino alla creazione di Portali e Piattaforme per permettere al cittadino di orientarsi nell’angusto panorama della burocrazia.
Ma dopo lo Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che consente l’accesso a molti servizi online, l’ultima nata in casa Pubblica Amministrazione è l’App IO.
Qual è la filosofia di IO: il cittadino al centro dei servizi
Non è un caso che si chiami IO. Sviluppata dal Team per la Trasformazione Digitale, l’App cerca di mettere il cittadino al centro della relazione con le Istituzioni. Oggi, infatti, le persone devono districarsi tra decine di piattaforme digitali per accedere a diversi servizi e gestire così i relativi adempimenti verso lo Stato.
Con IO, al contrario, tutto cambia: ora sono le amministrazioni locali a contattare il singolo utente per consentirgli di gestire operazioni legate a uno specifico servizio in modo rapido e sicuro. Tutto questo grazie ad un’unica App e – cosa da non sottovalutare – comodamente, attraverso il proprio smartphone.
Dai promemoria ai pagamenti: cosa si può fare con IO
Praticamente tutto. Realizzata per interagire in modo facile e sicuro con diverse Pubbliche Amministrazioni, locali o nazionali, raccoglie tutti i servizi, comunicazioni e pagamenti e in un’unica interfaccia.
IO consente di ricevere messaggi e comunicazioni e, grazie all’attivazione di promemoria, si possono gestire le scadenze verso la Pubblica Amministrazione mediante un calendario personalizzato.
Si possono persino ricevere avvisi di pagamento e pagare contestualmente servizi e tributi in pochi secondi (direttamente dal messaggio o tramite scansione del QR Code dell’avviso cartaceo). Un metodo, questo, che consente di tracciare i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, grazie allo storico delle operazioni svolte.
Come iniziare a usarla: dallo Spid al download dell’App
Prima di iniziare a utilizzare IO, e quindi prima di effettuare il download dallo store del nostro Sistema Operativo (iOS o Android), bisogna dotarsi di credenziali Spid (vedi sopra). Una volta ottenute ci si potrà registrare per usarla. In alternativa si può usare – se ne siamo dotati – la Carta d’Identità Elettronica (CIE). Dopo la prima registrazione, si potrà accedere più facilmente digitando il Pin scelto o grazie al riconoscimento biometrico (impronta digitale o riconoscimento del volto).
Attenzione però: IO è stata rilasciata come versione Open Beta Test. Questo vuol dire che è ancora in una fase di sperimentazione. Crescerà anche (e soprattutto) grazie ai feedback dei cittadini che possono segnalare le criticità mediante gli appositi strumenti presenti nell’App. Senza contare che molte nuove funzionalità – tra cui quelle relative alle modalità di pagamento – saranno rilasciate nei prossimi mesi. E non saranno le uniche novità.
Per il momento non tutti gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche vi hanno aderito, ma sul sito ufficiale dell’App e sul canale Youtube del Team per la Trasformazione Digitale si possono trovare informazioni e aggiornamenti costanti.
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