C’è tempo sino al 10 maggio per iscriversi e partecipare al progetto Digitol per il contrasto alle false notizie in Rete. Un’opportunità per tutti gli over 55 interessati.
Nell’ultimo anno l’uso della Rete e dei dispositivi digitali è cresciuto in modo esponenziale. L’incremento, spinto in parte dall’attuale emergenza sanitaria, non sembra però aver inciso sull’effettiva capacità di farne uso. È così emerso in modo più netto un evidente divario tecnologico tra generazioni in cui i più penalizzati sono proprio i senior.
Italia 2025, per rafforzare competenze e inclusione digitale
Già da diverso tempo, prima della pandemia, in Italia sono state avviate diverse iniziative per rafforzare competenze e inclusione digitale. A dicembre 2019, ad esempio, il Ministero dell’Innovazione ha presentato la strategia “Italia 2025”, un piano quinquennale che pone la digitalizzazione e l’innovazione al centro di un processo di trasformazione radicale del Paese e un nuovo “Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione”. Marzo 2020, invece, ha visto il lancio del Fondo Nazionale Innovazione per sostenere gli investimenti nelle imprese innovative.
L’attuazione di questi programmi però non è stata sufficiente per colmare il digital divide, cioè quel divario che riguarda tanto l’uso di computer, tablet e smartphone, quanto lo sviluppo di un “pensiero critico” su ciò che viene veicolato dal Web. Mentre le persone lavoravano dalle loro case usando ogni strumento di comunicazione online, da subito è apparso evidente il dilagare su Internet di disinformazione e “fake news” (false informazioni).
L’emergenza sanitaria è stata un po’ un “vaso di Pandora”. Ha portato alla luce una situazione che imperversava da almeno 10 anni, riportando l’attenzione sul tema della disinformazione. Tanto che sin dal 4 aprile 2020 il Governo ha istituito un’unità di monitoraggio per contrastare la diffusione di fake news su Web e Social Network, ulteriore sforzo per una corretta informazione.
Il progetto Digitol, gli over 55 formati per contrastare le fake news
Il Covid ha dunque finito col portare alla ribalta il tema delle competenze e dell’alfabetizzazione digitale. Secondo i dati Eurobarometro è cresciuta infatti del 67% la sfiducia verso notizie e informazioni provenienti da Social Network e App di messaggistica. Di contro, è aumentata la fiducia nei confronti dei media “tradizionali”: giornali stampati e riviste (60%), tv (56%), radio (57%). Tuttavia, la possibilità di imbattersi in fake news resta un rischio quotidiano: il 37% dello stesso campione ha dichiarato che questo può accadere almeno una volta al giorno. Il 73%, a tal proposito, ha affermato di saper individuare contenuti non attendibili, ma si tratta di un’abilità particolarmente sviluppata nelle fasce più giovani. Discorso diverso per le fasce più anziane che sembrano riscontrare maggiori difficoltà.
In questo contesto si inserisce il progetto europeo Digitol, di cui il Consorzio Comunità Brianza è il capofila. Finanziato dal programma Erasmus+, il suo scopo è il contrasto ai discorsi d’odio, alla stigmatizzazione e a qualsiasi forma di discriminazione nell’Ue. In che modo? Potenziando proprio le competenze digitali e il pensiero critico dei senior, tendenzialmente più esposti alle fake news.
Un approccio intergenerazionale per combattere le fake news
Partito a gennaio 2020, nella sua prima fase, il progetto Digitol ha dapprima analizzato e valutato l’alfabetizzazione digitale e la cittadinanza attiva degli anziani in quattro Paesi dell’Unione: Bulgaria, Germania, Grecia e Italia.
Subito dopo sono stati selezionati e formati 10 giovani (dai 18 ai 30 anni) per ognuno di questi Stati, grazie anche al contributo di esperti del settore in materia di hate speech (discorsi d’odio), diritti umani, disinformazione e alfabetizzazione mediatica. Questi “Giovani Ambasciatori” – così vengono chiamati – hanno quindi frequentato nei mesi scorsi un programma di formazione di 30 ore, incentrato sulla lotta contro le fake news. Ora sta per partire però la terza fase e prevede il coinvolgimento di 25 adulti (di età superiore ai 55 anni) in ognuno dei quattro Paesi aderenti.
Partecipare è facile: basta iscriversi compilando un modulo di adesione online o seguire le altre modalità del bando. Ci sono alcune condizioni fondamentali però: ovviamente essere over 55; essere interessati alle attuali problematiche relative al mondo dell’informazione; avere interesse verso i Social Network; avere competenze di base nel saper usare Internet e i Social Media.
Gli iscritti potranno così partecipare al programma Digitol di potenziamento delle competenze della durata di 60 ore (sia offline che online) nei mesi di giugno, luglio, agosto. Ad istruirli saranno proprio quei “Giovani Ambasciatori” formati in precedenza ed alcuni esperti esterni. L’obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti teorici e pratici per comprendere meglio l’evoluzione dell’informazione nella società contemporanea. Sul sito del Consorzio Comunità Brianza è possibile leggere e verificare il bando di iscrizione completo.
Grazie ad un approccio intergenerazionale, il progetto Digitol vuole promuovere l’apprendimento reciproco, la coesione sociale e la cittadinanza attiva. Un modo per difendere i valori comuni europei di solidarietà e diversità. Ma soprattutto un modo per includere anche i senior nella lotta contro le fake news. Una lotta appena iniziata e che ha bisogno del contributo di tutte le generazioni.
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