Intervenire concretamente sulla Sanità grazie ad infrastrutture adeguate; favorire l’accesso ai servizi; sviluppare sistemi sanitari innovativi con il supporto delle tecnologie informatiche. Tutto questo per accompagnare i senior verso una fase di invecchiamento attivo. È questo uno dei risultati a cui punta l’Unione Europea per affrontare l’attuale emergenza Coronavirus.
A tal fine sono stati varati il CRII (Coronavirus Response Investment Initiative) e il CRII+(Coronavirus Response Investment Initiative Plus). Lo scopo di queste due iniziative è rendere più flessibili e dirette le procedure per fronteggiare l’emergenza, spendendo immediatamente i fondi inutilizzati del settennato 2014-2020.
Si tratta, nello specifico, del Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e l’FSE (Fondo Sociale Europeo). La ridistribuzione di questi fondi sta producendo buoni risultati nei Paesi che hanno deciso di sfruttarli. Come riportano anche i dati pubblicati nel portale dedicato della Commissione europea, nel 2020 c’è stato un incremento di circa 300 milioni (e siamo ancora a metà anno) sulla spesa complessiva di 10 miliardi e mezzo.
L’European Social Fund, in particolare, ha consentito a molti Paesi di fornire assistenza a domicilio ad anziani e disabili. È l’Unione Europea, infatti, a finanziare gli stipendi del personale incaricato al servizio. Una misura diventata più che mai cruciale durante l’emergenza Coronavirus.
Bulgaria: con i fondi Ue l’assistenza ai senior durante il Covid
Ed ecco un esempio di come i fondi Ue siano stati impiegati per assistere i senior. Il comune di Kyustendil è situato in una zona remota e montuosa della Bulgaria Occidentale. Ma, grazie a questo fondo, gli operatori sociali e medici hanno potuto raggiungere la popolazione anziana del Comune, che altrimenti sarebbe rimasta isolata durante il lockdown.
Il municipio ha infatti convertito il progetto, allargandone la sfera d’uso. È stato così possibile fornire cibo, medicine e altri beni di prima necessità alle persone bisognose, soprattutto anziane. Il territorio di Kyustendil è stato uno dei più colpiti dal virus in Bulgaria.
Polonia: un telefono amico per i senior grazie ai fondi Ue
In Polonia il Fondo Sociale Europeo ha interessato più di 100 case di cura, una cinquantina di strutture che forniscono assistenza h24 ad anziani, disabili e malati cronici, e altrettante strutture sanitarie.
I fondi hanno consentito l’assunzione di personale specializzato, l’acquisto di dispositivi di protezione e attrezzature necessarie per combattere il Covid (come letti, spazi per l’isolamento, bombole di ossigeno etc.). Inoltre, per fornire un sostegno psicologico, è stata lanciata la campagna “SENIOR-fon”, un telefono per l’assistenza e il supporto psicologico. Operativo dal 30 marzo, il numero registra un centinaio di chiamate a settimana.
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