Bologna si prepara ad accogliere la seconda edizione di ART BEATS – I Musei di Bologna in Musica: il progetto che fonde arte e musica elettronica in un’unica esperienza. L’iniziativa si pone come obiettivo quello di offrire una nuova prospettiva di fruizione dei cinque musei cittadini, valorizzando la creatività musicale contemporanea.
L’esperienza immersiva che unisce arte e musica contemporanea in cinque musei bolognesi, con installazioni sonore e performance live. Tante Collaborazioni e eventi per tutti, inclusi workshop per le scuole. Nei due fine settimana del 9/10 e 16/17 novembre, cinque musei cittadini apriranno le loro porte per ospitare installazioni sonore “site-specific” (opere pensate per inserirsi in un preciso ambiente) e performance live, frutto di una collaborazione tra il Settore Musei Civici Bologna, dB Technologies (marchio di AEB Industriale), il Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna e il Conservatorio di Musica “G.B. Martini”.
I “suoni” dell’arte
Quest’anno, la sperimentazione è al centro del progetto, con un focus sulla musica elettronica, un settore in cui Bologna vanta una lunga e prestigiosa tradizione. Dodici allievi del Conservatorio “G.B. Martini”, coordinati da Aurelio Zarrelli e Francesco Giomi, hanno composto brani originali ispirati alle collezioni permanenti di cinque musei: il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale, le Collezioni Comunali d’Arte, il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini e il Museo di Palazzo Poggi.
Ogni installazione sonora è un viaggio sensoriale unico, capace di evocare atmosfere e suggestioni specifiche.
Jacopo Casasola, ad esempio, con “La nascita della tragedia”, esplora il passaggio dalla luce al buio nella sala di ostetricia del Museo di Palazzo Poggi; Lorenza Ceregini, con “Oltre”, si concentra sulle atmosfere barocche delle Collezioni Comunali d’Arte; mentre Riccardo Tesorini, con “Ars Verse”, evoca il paesaggio sonoro dell’antica Etruria nel Museo Civico Archeologico. Fulvio Daviddi, Francesco Interlandi e Jakob Gille contribuiscono con altrettante installazioni uniche, ciascuna legata ad un museo e alla sua collezione.
Oltre alle installazioni, il programma prevede performance live nei due weekend di novembre. Artisti di talento si esibiranno in duo o in solitaria, combinando strumenti acustici e tecnologie digitali, per creare un’atmosfera coinvolgente e innovativa in ogni museo.
Non solo musei
ART BEATS non si limita però all’esperienza museale per adulti. Il progetto si estende anche alle scuole, con workshop gratuiti dedicati agli studenti delle scuole secondarie dell’area metropolitana di Bologna.
Dal 12 al 15 novembre, i giovani avranno l’opportunità di partecipare a laboratori interattivi, guidati dai musicisti e dagli educatori museali, per avvicinarsi al mondo della musica contemporanea ed elettronica. In tutto, sono attesi circa 250 studenti, per un totale di 10 laboratori, ed è possibile prenotarsi qui.
Infine, un QR code permetterà di scaricare permanentemente le installazioni sonore, rendendole disponibili per tutti i visitatori dei musei coinvolti. Il progetto, sviluppato con il supporto dell’agenzia di comunicazione Laboratorio delle Idee, si conferma un esempio di successo di collaborazione tra istituzioni culturali e realtà private, con l’obiettivo comune di promuovere la creatività e l’innovazione nel panorama artistico bolognese.
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