Aumentare la prosperità della popolazione nei prossimi decenni, rendendo il trascorrere degli anni un’opportunità: questa la sfida raccolta dal nuovo polo di studio Age-It.
Il suo l’obiettivo è affrontare il progressivo invecchiamento della società lungo l’intero arco della vita, in una visione globale che includa la dimensione sociale, sanitaria e demografica. Age-It vuole essere uno strumento d’eccellenza della ricerca italiana in questo settore.
Il tema è urgente e non più rimandabile: l’Istat ha previsto per l’Italia entro il 2065 una crescita della vita media di oltre 5 anni (86,1 per gli uomini e 90,2 per le donne). Ma già nel più vicino 2050 il rapporto tra giovani e anziani sarà di 1 a 3, mentre gli over 80 saranno 7 milioni e 600 mila, 3 milioni in più di oggi. Non solo: in Italia ai più alti livelli di aspettativa di vita del mondo si unisce, come in molte altre aree del mondo, una fecondità estremamente bassa, caratteristiche che ne fanno un caso di studio internazionale.
Italia, modello di ricerca per gli altri Paesi
Da tali premesse parte il programma di ricerca Age-It. Il progetto intende fare dell’Italia un laboratorio sul campo per studiare l’invecchiamento della popolazione, fornendo nel contempo indicazioni utili ai Paesi alle prese con lo stesso trend demografico. Con un budget di oltre 114 milioni di euro, 350 esperti studieranno i cambiamenti da attuare nella società italiana per adattarla all’innalzamento della popolazione. Age-It è un “partenariato esteso” dedicato alle conseguenze e alle sfide dell’invecchiamento.
I partenariati estesi – previsti dal PNRR – sono reti di atenei, di enti pubblici e privati qualificati, impegnati nella ricerca a vario titolo. L’obiettivo è duplice: rafforzare la conoscenza a livello nazionale e fare del nostro paese un polo scientifico e tecnologico di eccellenza mondiale. Una missione che Age-It svolgerà sotto la guida dell’Università di Firenze, capofila di una squadra composta da 27 partner impegnati nella ricerca dei diversi ambiti interessati dall’invecchiamento (sociale, economico, biomedico e tecnologico).
I temi della ricerca
Il team di studiosi italiani affronterà alcuni degli interrogativi più ricorrenti riguardanti la longevità e l’attuale situazione demografica. Tra questi l’eventualità di un limite all’aumento della sopravvivenza in Italia, per quale motivo la fecondità sia tra le più basse al mondo e quale ruolo giochi la politica. Verrà indagato anche l’eventuale peso delle dinamiche migratorie nel contrasto al processo di invecchiamento.
Ma la ricerca riguarderà anche aspetti meno esplorati, come le dinamiche di coppia in una società sempre più longeva e l’impatto del cambiamento climatico e dell’inquinamento sulla salute degli anziani. Uno spazio importante verrà inoltre riservato all’ambito della Silver Economy, considerata un fattore di benessere e sviluppo.
Le sfide in campo
Tra evidenze scientifiche e previsioni di sviluppo, la squadra di eccellenze italiane ricercherà le migliori soluzioni tecnologiche, sociali, medico-assistenziali in grado di assicurare il benessere di una società nella quale, sottolinea Daniele Vignoli, coordinatore di Age-It, “gli equilibri tra le generazioni stanno cambiando radicalmente”. La missione del gruppo di lavoro sarà organizzata in 10 grandi sfide articolate nei vari settori disciplinari, con un’attenzione particolare a temi trasversali come il trasferimento tecnologico e il ruolo dell’apprendimento nell’invecchiamento attivo. Senza dimenticare l’urgenza di un sistema di cura per l’anziano, che sia sostenibile e inserito all’interno di un welfare di partecipazione.
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