Vi ricordate di Hermann Schreiber? Non molto tempo fa abbiamo raccontato di lui. Questo 80enne di origini tedesche vive a Vigo, in Galizia, nella parte nord occidentale della Spagna, e la sua storia, durante il lockdown, ha fatto emozionare molti. Hermann infatti ha l’Alzheimer. L’avanzare dell’età e l’acuirsi della sindrome gli hanno fatto perdere la memoria. Ha dimenticato molti aspetti del suo passato e anche del presente. Non riesce più a comunicare neanche con Teresa, sua moglie, alla quale ha dedicato un’intera vita. Perché lui ha dimenticato lo spagnolo, mentre lei non riesce più a parlare in tedesco. Ma c’è una cosa che gli è rimasta: Hermann ricorda perfettamente come si suona l’armonica, il suo strumento preferito.
«Suona, Hermann, suonala ancora…»
Vista la sua passione per lo strumento, nel pieno della fase 1 dell’emergenza Covid, Tamara, l’infermiera che lo assiste, lo ha incoraggiato a suonare dalla finestra della sua abitazione. Gli ha fatto credere che gli applausi provenienti dalle case dei vicini fossero tutti per lui. In realtà si trattava di un flashmob, che si ripeteva, ogni sera, alle 20 in punto per ringraziare tutto gli eroi che in prima linea combattevano contro il Coronavirus.
Poi, però, è accaduto qualcosa di inaspettato: la sua storia inizia a diffondersi, pian piano la Rete ha scoperto il talento di Hermann e non lo ha lasciato sfuggire via. Le persone hanno iniziano ad affacciarsi dai balconi per ascoltare la melodia proveniente dalla sua finestra. Il suo “concerto” è diventato così uno degli appuntamenti della giornata che i vicini hanno inserito nella propria routine.
Da parte sua Hermann ne è orgoglioso, aspetta con ansia la sera, si affaccia alla finestra con la sua armonica ed inizia a suonare. Quando suona i pensieri svaniscono, non c’è più la vaghezza, la percezione di non afferrare qualcosa. In quei momenti c’è solo lui, il suo strumento e il suo pubblico. Un pubblico che lo applaude, mostrandogli il suo calore. Autentico, un calore autentico.
Il cortometraggio ispirato alla vita di Hermann
Ma la storia di Hermann e della sua armonica alla fine hanno ispirato un cortometraggio d’animazione, che porta proprio il suo nome. Il corto Hermann nasce per rendere omaggio a chi ha vissuto in prima linea il dramma della pandemia: “Dedicato a tutti gli eroi di marzo 2020”, si legge nei titoli di coda.
Un filmato di tre minuti, toccante ed emozionante, diretto da Jordi García, ripercorre la vita di Hermann e la sua passione per la musica. C’ è una sola ed unica differenza qui: lo strumento. Il protagonista del corto suona un violino, anziché l’armonica.
L’infermiera Tamara si trasforma nell’assistente del violinista. Li troviamo entrambi, nel camerino, a pochi minuti dall’inizio dello show. Il suo pubblico lo sta aspettando, gli sussurra la donna. Ecco che l’uomo esce, sale sul palco del teatro, ed incanta tutti. Al termine della performance lo scenario cambia. Hermann si trova nel salotto di casa sua, ormai è anziano, ma continua a suonare il violino dal balcone, allietando i vicini di casa.
(Immagine: Hermann – 23lunes-Creative-Animation-Studio)
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