L’istituzione del comitato è previsto nel disegno di legge sugli anziani in discussione al Consiglio dei Ministri. Il documento prevede altre azioni per le politiche della terza età.
La nascita di un comitato interministeriale è tra i provvedimenti inseriti nel disegno di legge approvato durante il Consiglio dei ministri di giovedì. Non solo, all’interno del documento – redatto anche nell’ambito del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) – figurano strumenti rivolti alle politiche della terza età.
Lo prevede il Piano nazionale di ripresa e resilienza
Nel testo del documento si legge: “La presente legge reca disposizioni di delega al Governo per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane, attraverso la ricognizione, il riordino, la semplificazione e il coordinamento, sotto il profilo formale e sostanziale, delle disposizioni legislative vigenti in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana, anche in attuazione delle missioni previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nonché attraverso il progressivo potenziamento delle relative azioni, nell’ambito delle risorse disponibili”.
CIPA -Comitato interministeriale per le politiche della terza età
Il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA) ha il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane. L’organismo verrà presieduto dal presidente del Consiglio o, su sua delega, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Ne faranno parte i ministri del Lavoro, della Salute, per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, per le Disabilità, per gli Affari regionali e le autonomie, dell’Economia o loro delegati. Ad esso partecipano anche ministri eventualmente coinvolti per competenza nelle materie oggetto die provvedimenti.
Il CIPA dovrà adottare ogni tre anni, con aggiornamento annuale, il “Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana” e il “Piano nazionale per l’assistenza e la cura della fragilità e della non autosufficienza nella popolazione anziana”. Sulla base di questi piani nazionali saranno poi adottati i corrispondenti piani regionali e locali.
Il comitato avrà anche il compito di promuovere, si legge ancora nella bozza, l’armonizzazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Leps) rivolti alle persone anziane non autosufficienti e dei relativi obiettivi di servizio, con i livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) e l’integrazione dei sistemi informativi di tutti i soggetti competenti alla valutazione e all’erogazione dei servizi e degli interventi in ambito statale e territoriale e l’adozione di un sistema di monitoraggio nazionale, quale strumento per la rilevazione continuativa delle attività svolte e dei servizi e delle prestazioni resi.
“Gli anziani rappresentano il cuore della società”
“Il Governo sigla un “Patto per la Terza età”. E pone le basi della riforma complessiva delle politiche in favore degli anziani e contro la loro marginalizzazione. L’obiettivo è prendersi cura degli anziani a 360 gradi e rispondere a tutti i loro bisogni ed esigenze” ha commentato la premier Giorgia Meloni, come si legge su Secolo d’Italia. Ha aggiunto: “Gli anziani non sono solo parte delle nostre famiglie; ma rappresentano il cuore stesso della società e un patrimonio di valori, tradizioni e conoscenze prezioso per la Nazione. Avere cura degli anziani significa avere cura di tutti noi”.
© Riproduzione riservata