Come si vota il 25 settembre? Una piccola guida sui documenti da portare, gli orari di apertura dei seggi e come compilare le schede.
Domenica si vota e sono passati quattro anni dall’ultima volta che lo abbiamo fatto con questa legge elettorale. Alcuni potrebbero voler rispolverare alcune informazioni. Ad esempio come appaiono le schede, i nomi dei collegi uninominali e le liste plurinominali. Facciamo il punto, dunque, su come si vota il 25 settembre.
Dove si vota e in quali orari
Contrariamente a quanto accaduto altre volte, per queste elezioni si voterà solamente nella giornata di domenica 25 settembre. I seggi in cui recarsi saranno aperti dalle 7 alle 23 e sarà possibile consultare l’indirizzo e il numero della sezione di appartenenza sulla propria tessera elettorale.
Quali documenti portare
Per poter esprimere il diritto di voto sarà necessario esibire la tessera elettorale insieme a un documento di identità rilasciato dalla Pubblica Amministrazione che riporti la propria fotografia. Viene accettato anche se scaduto. In mancanza del documento, si può esprimere comunque il voto a patto che uno dei membri del seggio conosca personalmente l’elettore e ne attesti l’identità o un altro elettore del comune (conosciuto dai componenti del seggio e provvisto di documento di identificazione) attesti l’identità del primo.
Come si vota
Una volta recatisi al seggio con i documenti necessari, si riceveranno due schede: una per la Camera dei deputati di colore rosa e una per il Senato di colore giallo. Ognuna delle due sarà composta da vari rettangoli con i simboli dei partiti raggruppati per coalizione e affiancati da un elenco di nomi. Al di sopra di questi rettangoli ci sarà un nome scritto più in grande all’interno di un altro rettangolo.
In base al Rosatellum, su ogni scheda l’elettore potrà esprimere il proprio voto per il collegio uninominale e per quello plurinominale. I nomi più grandi nella scheda sono i candidati dell’uninominale, mentre nell’elenco a fianco dei simboli ci sono i candidati del plurinominale.
Una volta mostrati i documenti, l’elettore riceverà le due schede e la matita copiativa apposita. Una volta scelto come esprimere il proprio voto, sarà necessario ripiegare le schede secondo le linee lasciate dalla precedente piegatura. In ultimo, bisognerà imbucarle nelle urne rispettivamente divise per Camera e Senato.
Dove apporre la X
Per esprimere il proprio voto l’elettore può:
– apporre una “X” sul contrassegno della lista: in questo caso il voto si estende anche al candidato uninominale;
– apporre una “X” solo sul candidato uninominale, estendendo così il voto anche alla lista. Se il candidato si presenta in una coalizione con più liste, il voto sarà ripartito in modo proporzionale rispetto ai voti ottenuti nel collegio.
Inoltre, il voto sarà ritenuto valido anche se l’elettore dovesse segnare sia il nome del candidato uninominale sia il simbolo di lista.
Invalidazione della scheda
Se l’elettore dovesse tracciare un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il simbolo di una lista a cui il candidato non è collegato, il voto è nullo. Non è, infatti, previsto il voto disgiunto. Inoltre, qualsiasi scritta o simbolo sulla scheda la renderà automaticamente invalida. Così come l’utilizzo di qualsiasi matita o penna che non sia quella fornita dai membri del seggio.
Chi può votare
Per la prima volta per entrambe le Camere potranno votare gli iscritti alle liste elettorali che compiranno il 18° anno di età entro il 25 settembre compreso. Come già detto, per esprimere il proprio diritto di voto sarà sufficiente presentarsi di persona presso la sezione elettorale in cui si è scritti.
Esistono poi alcune categorie di elettori che possono usufruire di una modalità di voto speciale:
– i militari delle Forze Armate, gli appartenenti a Corpi organizzati militarmente per il servizio dello Stato, le Forze di Polizia ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco possono esercitare il diritto di voto in qualsiasi sezione del Comune in cui si trovino per causa di servizio;
– i marittimi e gli aviatori, impossibilitati a votare nel Comune di residenza, possono esercitare il diritto di voto in qualsiasi sezione del Comune in cui si trovano per motivi di imbarco;
– i componenti dei seggi sono ammessi a votare nella sezione presso la quale esercitano il loro ufficio;
– i rappresentanti delle liste possono votare nella sezione in cui esercitano le loro funzioni, purché siano elettori del collegio plurinominale;
– i candidati possono votare in una qualsiasi delle sezioni del collegio plurinominale, dove sono proposti, presentando la tessera elettorale;
– i ricoverati in ospedali o case di cura sono ammessi a votare nel luogo di ricovero;
– i detenuti, ancora in possesso del diritto di voto, sono ammessi ad esercitarlo nel luogo di reclusione;
Gli italiani residenti all’estero o temporaneamente fuori dall’Italia
Inoltre, i cittadini italiani residenti all’estero votano per corrispondenza. Infatti, ricevono a casa un plico con la scheda, a meno che non abbiano esercitato l’opzione per votare in Italia o risiedano in Stati in cui non è ammesso il voto per corrispondenza. Anche gli elettori che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi, nonché i loro familiari conviventi, possono votare per corrispondenza se hanno presentato l’apposita domanda entro il 24 agosto 2022. Votano per corrispondenza anche i cittadini temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali.
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