È uno di quegli assiomi che non abbiamo mai messo in dubbio, come quello relativo al fatto che i gatti abbiano 7 vite. Anche in questo caso il protagonista è il numero 7, ma non si riferisce ai felini.
Stiamo parlando dei cani. Siamo abituati, infatti, a calcolare la loro età in anni umani, pensando che ogni anno dei nostri amici a quattro zampe corrisponda a 7 dei nostri. Ma come si calcola davvero l’età dei cani?
I ricercatori della University of Nottingham hanno dimostrato che l’equazione non è poi così semplice. Un team di esperti coadiuvato dalla dottoressa Naomi Harwey, professoressa presso l’ateneo britannico e manager del Dogs Trust, ha dimostrato che i cani di un anno sono da considerarsi ancora degli “adolescenti”. Avrebbero, infatti, appena concluso la fase della pubertà, e non possono considerarsi adulti se non dopo i due anni (ovvero venticinque anni umani).
La terza età dei cani
L’età matura dei nostri Fido, inoltre, inizierebbe intorno ai sette anni. Mentre a partire dai dodici anni in poi possono considerarsi, a tutti gli effetti, anziani. E allora, ecco il verdetto dello studio: i cani invecchiano più velocemente degli uomini.
«Ad appena un anno di vita, molti cani hanno raggiunto la loro massima altezza e superato la pubertà. L’equivalente di un bambino di sette anni» – spiega la professoressa Naomi Harewey. Attenzione però a queste equivalenze. «Di solito si pensa che un cane che ha superato l’anno di vita corrisponda a un umano di circa quindici anni, ma questi calcoli vengono tarati sull’aspettativa di vita di quella determinata razza». Non si potrebbero, dunque, estendere a tutti.
Una diversa aspettativa di vita
Alcuni cani hanno un’aspettativa di vita molto breve: a volte, già a sei anni, inizia il loro decadimento fisico e necessitano di maggiori cure veterinarie. Eppure, non c’è prova che le razze dalla vita più breve invecchino più in fretta. Infatti, queste stesse razze, seguono lo stesso schema evolutivo di quelle che hanno una vita più lunga.
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