Spesso sentiamo parlare di colesterolo, soprattutto se i valori risultano alterati. Cos’è? A cosa serve?
Il colesterolo è, innanzitutto, un composto organico che fa parte della famiglia dei lipidi steroidei, e si trova nei liquidi e nelle cellule dell’organismo, sintetizzato dal fegato. Ne esiste però anche uno esogeno, che arriva nel nostro corpo attraverso l’assunzione di grassi di origine animale.
Le funzioni del colesterolo
È coinvolto nella formazione degli acidi biliari, essenziali per la digestione dei grassi, ma è anche utilizzato dai raggi solari che lo trasformano in vitamina D. Serve anche alla formazione di alcuni ormoni, come quelli sessuali e tiroidei.
Nonostante il suo fondamentale ruolo biologico, se è presente nel sangue in concentrazioni superiori alla norma, può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Perciò è importante controllarne i livelli periodicamente.
Il test del colesterolo
Soprattutto dopo i 60 anni, l’esame del colesterolo è fondamentale perché fornisce indicazioni sul rischio di sviluppare patologie cardiache e, in caso di livelli alti (superiori a 250mg/dl), di intervenire per abbassarlo. Il test misura i livelli di Ldl, il cosiddetto colesterolo “cattivo”, di Hdl o colesterolo “buono” che ne favorisce l’eliminazione, e quello totale che li comprende entrambi.
Mantenere il colesterolo basso
Per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue è importante seguire una dieta sana, riducendo o eliminando il consumo di cibi ricchi di grassi saturi. Inoltre, se si è sovrappeso o si soffre di obesità, sarebbe bene ridurre la massa grassa, praticando un’attività fisica regolare, che aiuta ad aumentare la percentuale di colesterolo buono. Esistono anche rimedi naturali che possono risultare efficaci, come gli steroli vegetali isolati o integrati in alimenti (yoghurt arricchiti, riso rosso fermentato, derivati della soia).
Terapia farmacologica
Se la dieta e l’esercizio fisico da soli non bastano, il medico può decidere se prescrivere dei farmaci per ridurre il colesterolo. Una classe di medicinali molto usata è quella delle statine, che rallentano la formazione di placche nelle arterie, e si sono rivelate relativamente sicure per la maggior parte dei pazienti.
Le statine agiscono a livello del fegato nel prevenire la creazione del composto organico, e sono anche in grado di aiutare l’organismo a riassorbirlo, anticipando ulteriori ostruzioni nei vasi sanguigni.
L’opportunità di iniziare una terapia con le statine dipende dal rischio cardiovascolare del soggetto, che può dipendere dalla presenza di diabete, arteriopatia periferica, ipertensione, sovrappeso o obesità.
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