Presso la sede dell’Osservatorio Nazionale Welfare & Salute (ONWS) a Roma si è tenuto un nuovo appuntamento di “Colazione con”, l’incontro dedicato all’impatto dell’invecchiamento della popolazione sul Sistema Sanitario
Hanno partecipato Giuseppe Catalano, Capo Gabinetto Regione Puglia; Andrea Urbani, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio; Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento della Programmazione Ministero della Salute; Angelo Gratarola, assessore alla Sanità della Regione Liguria e Ivano Russo, Presidente Osservatorio Nazionale Welfare & Salute.
Andrea Urbani a “Colazione con” sull’assistenza domiciliare del Lazio
Con la copertura del 6,86% della popolazione over 65 il Lazio ha raggiunto gli obiettivi 2023 fissati dal PNNR per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Lo ha annunciato Andrea Urbani, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, intervenuto a “Colazione con”, l’appuntamento organizzato da ONWS – Osservatorio Nazionale Welfare e Salute, dedicato all’impatto dell’invecchiamento della popolazione sul Sistema Sanitario. “Parliamo di oltre 90.000 persone prese in carico – ha aggiunto il Direttore – e oltre 30.000 in più previste per il 2024, in tutte le province del Lazio”.
“L’invecchiamento della popolazione ha un impatto significativo sul Servizio Sanitario della Regione Lazio, così come in generale in tutti i sistemi regionali nel nostro Paese”, ha aggiunto Urbani. “Questo fenomeno comporta una serie di sfide che richiedono interventi mirati volti a garantire la sostenibilità del sistema e la qualità delle cure. In regione Lazio, negli ultimi dieci anni, la percentuale di residenti con età maggiore o uguale di 65 anni è passata infatti dal 20,4% (gennaio 2013) al 23,1% (gennaio 2023) con una stima previsionale al 2040 di over 65 nella Regione di oltre il 25 % della popolazione complessiva. L’invecchiamento della popolazione ha portato ad un conseguente incremento della prevalenza di patologie croniche, molto spesso coesistenti tra loro”.
Il Piano di Programmazione dell’Assistenza Territoriale in Lazio
E proprio il tema della multicronicità riveste un ruolo determinante nell’attuale organizzazione dei servizi sociosanitari. Emerge, quindi, secondo Urbani “la necessità di implementare percorsi assistenziali multiprofessionali e multidisciplinari, capaci di garantire alla persona interventi terapeutici diversificati e coordinati”.
Anche in virtù di ciò, nel dicembre scorso, nel Lazio è stato sviluppato un Piano di Programmazione dell’Assistenza Territoriale con l’obiettivo di potenziare l’ADI. “Il Lazio – ha spiegato ancora Urbani – ha incrementato i servizi di assistenza domiciliare per permettere agli anziani di ricevere cure a casa, riducendo la pressione sugli ospedali e migliorando la qualità della vita dei pazienti”. Fra gli obiettivi del piano, anche lo sviluppo di Reti di Cure Primarie, investimenti nelle Strutture Residenziali, la creazione di cure palliative più diffuse e capillari, la facilitazione dei processi di dimissioni dall’ospedale, l’armonizzazione dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, l’interoperabilità dei sistemi e dei flussi informativi e lo o sviluppo di sistemi di Telemedicina efficaci. “L’adozione della telemedicina è accelerata, permettendo consultazioni a distanza e monitoraggio remoto dei pazienti cronici, riducendo la necessità di visite fisiche” ha concluso Urbani.
Angelo Gratarola a “Colazione con”: “In Liguria 41mila anziani presi in carico entro il 2025”
“La Liguria, regione più anziana d’Europa, con un’età mediana di 52,1 anni, si è mossa con determinazione attenzionando la fragilità e la cronicità. Un esempio concreto è l’ADI (Assistenza domiciliare integrata). Grazie ai fondi PNRR è stata incrementata l’attività dei servizi territoriali che porterà all’obiettivo finale del 2025 di presa in carico domiciliare di oltre 41mila over 65, che rappresentano il 10% della popolazione attesa in quella fascia d’età”.
In virtù di questa progettualità, Regione Liguria, completamente in linea con gli obiettivi, incasserà complessivamente 80,2 milioni. Ma già ora, tra le poche regioni in Italia ad aver esplicitato la progettualità, possiamo dire che al momento 34mila liguri over 65 sono presi in carico, e quindi seguiti attraverso 25 percorsi assistenziali diversi, monitorati nelle COT (Centrali Operative Territoriali). Tutto questo significa che per ogni persona presa in carico si conosce la diagnosi ma soprattutto tutti i singoli interventi erogati sia dal territorio sia dall’ospedale in caso di ricovero” così ha commentato l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola durante “Colazione con”.
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