Un adesivo rosa da apporre sul citofono di casa per comunicare di essere disponibili a scambiare quattro chiacchiere con chi si sente solo ed è in cerca di ascolto.
L’iniziativa si chiama proprio “Citofoni rosa” ed è stata lanciata a Padova dall’artista e performer Antonio Irre, con il contributo del Comune nell’ambito del bando “La città delle idee”. La proposta è quella di mettere in contatto chi ha voglia di parlare – e magari non ha nessuno con cui farlo – con chi è disposto a prestare un po’ di tempo per ascoltare gli altri.
Come aderire a Citofoni Rosa
Chi si rende disponibile a offrire una chiacchierata può contattare direttamente l’organizzazione tramite mail oppure via whatsapp, telegram, wechat o signal (il numero è 3494262775). Si riceverà così il kit gratuito con l’etichetta rosa da applicare al proprio citofono e la targa per indicare giorni e orari in cui si è disponibili a conversare.
Un supporto psicologico a chi ascolta
Da questo mese, i “pionieri” dei citofoni rosa possono avere anche il supporto di una psicologa, per capire come impostare l’ascolto ed essere d’aiuto in modo corretto. L’ideatore Antonio Irre ha definito Citofoni Rosa “un’opera simbolica e utopica, che funziona se la comunità abbraccia il progetto, e partecipativa, perché diventa viva solo quando il dispositivo è azionato.”
Presto sarà anche disponibile una mappa online dei citofoni “amici”, in modo che chi ha bisogno sappia sempre dove e quando suonare. La comunità si è intanto allargata anche fuori da Padova e alcune richieste di adesione sono arrivate dalle province di Pordenone, Verona, Cesena.
Chi può candidarsi
Chiunque può mettersi all’ascolto dei suoi concittadini. Le qualità richieste? Disponibilità all’ascolto e voglia di ritagliarsi uno spazio per coltivare relazioni dal vivo, in un mondo perennemente connesso e sempre più mediato da schermi e chat. L’adesione è libera e senza limiti di tempo e ognuno potrà decidere per quanto tempo mantenere la targa sul proprio campanello.
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