La Cina firma un’altra piccola rivoluzione tecnologica e inventa il QR Code che salva la vita agli anziani. Come? Lo racconta una delle artefici dell’invenzione che cambia la quotidianità degli over 50, ma anche dei più giovani. Sì, l’applicazione può essere usata da tutti a tutela della salute dei più vulnerabili. Lei si chiama Li Caoliang, è capo della stazione di polizia Lei Feng, nella città di Fushun, cittadina della provincia del Liaoning. Le sue parole le riporta Ansa, l’agenzia di stampa nazionale.
Come funziona il QR Code che salva la vita agli anziani
In Cina chi vuole ha la possibilità di indossare un tesserino di plastica su cui viene riportato un QR Code. Qualora il soggetto vulnerabile si trovi in difficoltà e viene soccorso ha il vantaggio di avere subito vicino un familiare. Funziona così: i soccorritori che arrivano sul posto dell’incidente (o del malore) inquadrano con il cellulare il QR Code. In questo modo accedono direttamente al contatto che la vittima indica in una fase preliminare. Una soluzione funzionale soprattutto quando il malcapitato non è cosciente.
L’idea nasce in un commissariato di polizia
L’idea nasce nel 2017 ma è stata sviluppata solo di recente. In quel periodo, il commissariato di Polizia si è occupato, in un solo anno, di oltre 200 casi di anziani smarriti. Gli agenti di polizia, all’epoca, passavano ore a cercare di ottenere indizi utili a rintracciare parenti e amici che potessero dare sostegno. Non dimentichiamo che la conformazione della cittadina è particolare: tra le oltre 65.000 persone, quasi una su tre ha più di 60 anni. Le patologie più diffuse sono, quindi, demenza, perdita di memoria legata all’età, malattia di Alzheimer, atrofia cerebellare, e così via. “I casi di anziani smarriti sono scesi a circa 30 all’anno da quando è stato introdotto il tesserino QR” spiegano dalla stazione di polizia Lei Feng.
“Fare una passeggiata non è mai stato facile”
“Fare una passeggiata non è mai stato facile per loro. Non possono dichiarare la loro identità, l’indirizzo o il numero di telefono, e la maggior parte di loro si perde spesso. I buoni samaritani li aiutano semplicemente a trovare le loro famiglie senza chiedere il nostro aiuto” aggiungono. Dalla messa a punto del dispositivo, ne sono stati distribuiti oltre 50.000. Di questi, più di 25mila sono destinati a persone di altre parti del Paese.
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