La roadmap svelata dal Deep Space Exploration Laboratory rivela un piano ambizioso di esplorazione spaziale della Cina, che riguarda Marte, Giove, Venere e Nettuno. Obiettivo principale: comprendere l’abitabilità dei pianeti e cercare tracce di vita aliena.
Un piano ambizioso per lo spazio profondo
La Cina ha delineato una strategia a lungo termine per l’esplorazione dello spazio profondo, con l’obiettivo di investigare l’abitabilità dei pianeti e la possibile esistenza di vita extraterrestre. Il Deep Space Exploration Laboratory (DSEL), istituzione affiliata alla China National Space Administration (CNSA), ha recentemente rivelato una roadmap di missioni che coprono i prossimi decenni.
Un’immagine pubblicata su Weibo dal DSEL mostra un piano dettagliato di missioni verso Marte, Giove, Venere e Nettuno. La presentazione, intitolata “Abitabilità e ricerca della vita extraterrestre – guidare lo sviluppo futuro dell’esplorazione planetaria cinese”, suggerisce un approccio mirato alla ricerca astrobiologica.
Le missioni pianificate: Marte, Giove, Venere e oltre
– Tianwen-3: ritorno di campioni da Marte. Prevista per la fine del 2028, questa missione mira a riportare sulla Terra campioni del suolo marziano, con l’obiettivo di identificare eventuali tracce di vita passata o presente.
– Tianwen-4: esplorazione del sistema di Giove. Pianificata per il 2029, questa missione si concentrerà su Giove e, in particolare, sulla sua luna Callisto, considerata di grande interesse per le sue potenziali caratteristiche di abitabilità.
– Venere, Marte e Nettuno: le prossime frontiere dell’esplorazione Oltre alle missioni su Marte e Giove, la Cina ha in programma una serie di progetti che potrebbero rivoluzionare la comprensione del nostro sistema solare.
Una stazione spaziale su Marte
Entro il 2030, verrà sviluppato un avanzato simulatore di ambienti planetari, progettato per riprodurre le condizioni di abitabilità su diversi corpi celesti e supportare la ricerca spaziale. Nel 2033, una sonda verrà inviata verso Venere per raccogliere campioni della sua atmosfera e analizzarne la composizione chimica.
Nel 2038, inoltre, la Cina prevede di realizzare una stazione di ricerca robotica su Marte, in grado di condurre esperimenti a lungo termine e sfruttare le risorse locali. Infine, un ambizioso progetto per il 2039 prevede l’invio di un orbiter (sonda ndr.) propulsione nucleare verso Nettuno e la sua luna Tritone, con lo scopo di esplorarne la struttura e verificare la presenza di oceani sotterranei.
Osservatorio spaziale “Earth 2.0”
Parallelamente alle missioni planetarie, la Cina sta lavorando all’osservatorio spaziale “Earth 2.0”, progettato per individuare esopianeti simili alla Terra. Il lancio è previsto per il 2028 e potrebbe aprire nuove prospettive nella ricerca di mondi abitabili al di fuori del nostro sistema solare.
Il futuro dell’esplorazione spaziale cinese
Con questo “piano di missioni”, la Cina si conferma come uno dei principali protagonisti nella corsa allo spazio. La strategia adottata, basata sull’analisi dell’abitabilità planetaria e sulla ricerca di vita extraterrestre, potrebbe portare a scoperte rivoluzionarie nei prossimi decenni.
Il crescente impegno del paese nel settore spaziale suggerisce che le missioni pianificate non solo amplieranno la conoscenza scientifica, ma rafforzeranno anche la posizione della Cina come leader nell’esplorazione dello spazio profondo.
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