Sette italiani su dieci ammettono di aver vissuto momenti di tristezza, malinconia o sconforto durante le festività natalizie. Come superare le emozioni negative legate al momento di gioia per antonomasia
Il Christmas blues è l’altra faccia del Natale. Uno studio condotto da Human Highway rivela che se per 8 italiani su 10 questo periodo evoca sentimenti positivi come affetto, gioia e serenità, c’è anche chi lo vive negativamente. In particolare, 1 italiano su 3 associa a questo momento dell’anno anche sensazioni negative e per 1 su 5 (il 20,4%) la pausa natalizia significa solo emozioni negative e, principalmente, tristezza/malinconia, ansia/stress, noia. Questo fenomeno è noto come Christmas blues.
Il doppio volto del Natale degli over 50, tra magia e nostalgia
Secondo la ricerca, 7 italiani su 10 hanno vissuto momenti di tristezza, malinconia o sconforto durante le festività natalizie. Per oltre un terzo della popolazione questi sentimenti si presentano frequentemente, mentre per il 12% sono una costante annuale, percentuale che supera il 15% dopo i 55 anni. In particolare, la fascia dei 25-44enni è la più vulnerabile, alle prese con ansia e stress per gli obblighi familiari e l’organizzazione delle feste. Con il tempo, emerge anche un senso di nostalgia e di colpa, soprattutto tra gli over 65, che vivono il Natale con un’intensità emotiva maggiore. Le donne sono le più colpite. Il 42% di loro vive con difficoltà il Natale, una percentuale che è quasi il doppio rispetto agli uomini (29%). Inoltre, il 15,7% delle donne sperimenta costantemente sentimenti negativi durante le feste, contro l’8,2% degli uomini.
Dietro le luci: le ragioni del malessere natalizio
Quasi l’80% di chi vive difficoltà emotive durante il Natale avverte intensamente la mancanza dei propri cari, mentre il 71,5% associa le festività a un senso di nostalgia per celebrazioni più autentiche e meno consumistiche. Il 40% degli italiani dichiara, infatti, di provare ansia o stress durante il Natale, 1 su 3 vive un forte senso di solitudine, e 1 su 4 non sa con chi trascorrere le feste. La tristezza natalizia, poi, non colpisce tutti allo stesso modo. Chi la vive occasionalmente la sperimenta soprattutto nei momenti di solitudine, mentre per chi affronta frequentemente malinconia e sconforto, il disagio si estende anche in presenza di amici e familiari, o senza un motivo specifico. In questi casi, il Natale diventa un periodo carico di emozioni negative, che caratterizzano l’intero arco delle festività.
Natale: un’emozione che cambia con l’età
Il 55% degli italiani ha sperimentato almeno una volta i sintomi del Christmas Blues, e sono inaspettatamente i giovani a soffrirne di più. Il 71,4% dei 18-24enni e il 64,8% dei 25-34enni dichiara di aver vissuto almeno uno dei sintomi tipici, come stress (23,5%), stanchezza fisica e mentale (20,7%) e ansia (18,5%), seguiti dal 64,8% dei 25-34enni. I disturbi gastrointestinali (12,4%), l’irritabilità (11,5%) e l’insonnia (9,4%) completano il quadro. Gli over 55, invece, associano il Natale più a un senso di malinconia che ai sintomi fisici e mentali del Christmas Blues. In questa fascia d’età, la mancanza di persone care e il ricordo del passato pesano emotivamente: il 15,6% dei 55-64enni riferisce di sentirsi ‘sempre’ triste, e il 22,8% lo è ‘spesso’. Al confronto, tra i giovani (18-24 anni) queste percentuali scendono rispettivamente al 10,7% e al 25,7%.
5 consigli per un Natale sereno
Il Christmas Blues può colpire chiunque, ma con i giusti accorgimenti il Natale può essere per tutti un periodo di serenità e benessere. Ecco 5 consigli per ritrovare il sorriso:
1. Pianificare il tempo creando uno spazio per le attività preferite, bilanciando impegni sociali e momenti di relax
2. Nutrire il corpo, un’alimentazione equilibrata, l’attività fisica e un sonno ristoratore fanno miracoli per l’umore
3. Accettare le emozioni, è normale sentirsi tristi o ansiosi. Bene parlarne con qualcuno di fiducia o provare tecniche di rilassamento
4. Coltivare la gratitudine concentrandosi sulle piccole gioie e apprezzando ciò che si ha
5. Chiedere aiuto se necessario, consultando il proprio medico o un professionista della salute mentale.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.ORG
© Riproduzione riservata