Firmato nella notte un nuovo Decreto Legge, che rafforza le misure già adottate nel nostro Paese per contrastare la diffusione del Coronavirus. In base alle nuove disposizioni, devono chiudere tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, compresi bar, pub, ristoranti (con la possibilità, però, di fare consegne a domicilio), mentre restano aperti negozi di generi alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, tabaccai ed edicole.
Sono garantiti i trasporti e i servizi di pubblica utilità.
«Siamo consapevoli che in un Paese grande, moderno, complesso, come il nostro – ha affermato Giuseppe Conte, nell’annunciare le nuove misure – bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano comprendere il difficile momento che stiamo vivendo e anche predisporsi per accettare i cambiamenti richiesti. Ora, questo è il momento di compiere un passo in più. Quello più importante. L’Italia rimarrà sempre una zona unica. L’Italia protetta».
Il Dpcm 11 marzo 2020, decreta quindi la sospensione, fino al 25 marzo, delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità compresi quelli della media e grande distribuzione o che si trovano all’interno dei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso solo ad essi. Sono chiusi i mercati, salvo quelli destinati ai generi alimentari.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. È possibile la consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.
Restano aperti i bar e i ristoranti posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona, chiusi quindi parrucchieri, barbieri, estetisti.
Sono garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi, l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
In sostanza, gli esercizi commerciali che possono restare aperti, garantendo però la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, sono i seguenti:
- Ipermercati
- Supermercati
- Discount di alimentari
- Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
- Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
- Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
- Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
- Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
- Farmacie
- Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
- Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
- Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
- Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
- Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
- Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
- Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
- Mense e catering continuativo su base contrattuale
- Ristorazione con consegna a domicilio
- Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali
- Servizi bancari, finanziari, assicurativi
- Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi
- Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
- Attività delle lavanderie industriali
- Altre lavanderie, tintorie
- Servizi di pompe funebri e attività connesse
Restano chiusi:
- Tutte le altre attività commerciali al dettaglio
- I mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari
- Attività dei servizi di ristorazione, quindi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie
- Attività inerenti i servizi alla persona, ovvero parrucchieri, barbieri, estetisti
«È importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane – ha proseguito il Premier -. Nessuno quindi deve pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l’impatto di queste misure. Per avere un riscontro dovremo attendere un paio di settimane. E questo è molto importante, quindi lo voglio dire: se i numeri dovessero continuare a crescere – cosa niente affatto improbabile – non significa che dovremo affrettarci a varare subito nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca verso il baratro, dobbiamo essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili». E nel concludere il proprio discorso, il Presidente del Consiglio ha sottolineato che: «Ogni individuo si sta giovando dei propri ma anche degli altrui sacrifici. Questa è la forza del nostro Paese, una “comunità di individui” come direbbe Norbert Elias. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo».
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