Gli uomini superano le donne nella spesa per trattamenti estetici, mentre l’estero si conferma meta privilegiata per costi e riservatezza.
Un’indagine recente condotta da mUp Research e Bilendi su un campione rappresentativo di 8.388 italiani tra i 18 e i 74 anni, rivela dati interessanti sul settore della chirurgia estetica. Lo studio svela una realtà inaspettata: negli ultimi due anni, gli uomini hanno investito in media il 28% in più rispetto alle donne in interventi di chirurgia o medicina estetica. Un dato che sfida le tradizionali percezioni di un settore prevalentemente femminile.
Un’evoluzione nel tempo
Per decenni, la chirurgia estetica è stata considerata un ambito principalmente femminile, legata all’ideale di bellezza imposto dalla società. Interventi come la mastoplastica additiva o la liposuzione erano prevalentemente richiesti dal pubblico femminile. Tuttavia, con l’evoluzione dei tempi e una crescente attenzione al benessere personale, anche gli uomini hanno iniziato a interessarsi sempre più a questi trattamenti.
La pressione sociale, il desiderio di ringiovanimento e la possibilità di correggere difetti estetici hanno contribuito a questa trasformazione. Il settore si è velocemente evoluto, e oggi riesce ad offrire una gamma più ampia di procedure personalizzate per entrambi i sessi, che vanno dal ringiovanimento del viso al miglioramento del profilo corporeo.
I trattamenti più richiesti, con le differenze di genere
L’indagine evidenzia una significativa partecipazione al settore: circa 7,3 milioni di italiani (il 17,6% degli intervistati) hanno dichiarato di essersi sottoposti ad almeno un intervento negli ultimi due anni. I giovani sono i principali fruitori di questi servizi, con la fascia d’età 25-34 anni che rappresenta il 25% del campione, seguita dagli under 25. Questo significa che circa 670.000 giovani sotto i 25 anni e 1,5 milioni sotto i 30 anni hanno usufruito di interventi di chirurgia estetica.
Sebbene esistano delle differenze nei trattamenti preferiti, le somiglianze sono notevoli.
Tra gli uomini, l’odontoiatria estetica (6,1%), la depilazione laser definitiva (3,6%), i filler con acido ialuronico (2,1%) e la rinoplastica (2%) sono i trattamenti più popolari. Le donne, invece, optano maggiormente per la depilazione laser definitiva (7,2%), seguita da filler all’acido ialuronico (4,1%), odontoiatria estetica (4%) e iniezioni di botulino (1,8%). Tuttavia, si registrano alcune specificità: circa 275.000 uomini hanno effettuato un trapianto di capelli, mentre 202.000 donne si sono sottoposte a mastoplastica.
Gli uomini spendono di più
Un dato sorprendente è la differenza nella spesa tra uomini e donne. Sebbene la percentuale di uomini e donne che ricorrono a trattamenti estetici sia simile (il 17% contro il 18%), la spesa media degli uomini (3.282 euro) supera quella delle donne (2.564 euro) del 28%. La maggior parte dei partecipanti ha utilizzato i propri risparmi, ma il 10% del campione ha richiesto un prestito, con una percentuale maggiore tra gli uomini (12,5% contro il 7,7% delle donne). L’11,7% ha ricevuto aiuto economico dalla famiglia.
Il fenomeno in crescita del turismo estetico
Circa 376.000 italiani hanno scelto di sottoporsi a interventi all’estero, principalmente per motivi economici (62% dei rispondenti). Il 22% ha citato competenze superiori come motivazione, mentre il 45.000 lo hanno fatto per motivi di riservatezza. Turchia (30%), Albania (20%) e Croazia (16%) sono le destinazioni più popolari.
L’indagine offre uno spaccato del settore della chirurgia estetica in Italia, evidenziando tre punti cardine: una maggiore domanda, una partecipazione significativa da parte degli uomini e una tendenza al turismo estetico. In più, la crescente consapevolezza dell’importanza dell’aspetto fisico e l’ampia disponibilità di trattamenti contribuiscono a questa crescita, sfidando i preconcetti tradizionali e aprendo nuove prospettive per il settore.
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