Mal d’auto, mal di mare, mal d’aria o d’aereo, male da ferrovia (e persino male da giostra) sono tutte forme di una manifestazione morbosa molto comune. Parliamo della chinetosi, o anche cinetosi, detta anche “malattia del movimento”, secondo l’etimologia greca del termine (da chinè = movimento).
Chiunque ne può soffrire con diversi gradi di intensità. Le donne sono colpite tre volte più degli uomini, ci dice Alberto Tomasi, presidente della Società italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni (Simvim) e autore del volume Introduzione all’arte di viaggiare in salute (Cultura e Salute Editore, Perugia). La chinetosi è provocata dai bruschi movimenti ai quali è sottoposto l’organismo durante i viaggi in aereo, in nave, in macchina, in autobus. Il disturbo è dovuto – ci spiega il professor Tomasi – ad un’eccessiva stimolazione delle delicate strutture dell’equilibrio poste nell’orecchio medio. Sull’aereo è scatenato principalmente da fenomeni di turbolenza severa (ad esempio, a vuoti d’aria); sulla nave si associa al mare mosso.
Professore, come si manifesta?
I sintomi più diffusi sono nausea, mal di stomaco, vomito e vertigini, spesso accompagnati da abbondante sudorazione. Con il perdurare dei bruschi movimenti del mezzo di locomozione i sintomi aumentano e tendono ad esasperare la situazione di grave disagio.
Quali sono gli accorgimenti, farmacologici e non, che chi si mette in viaggio può adottare per prevenire o alleviare i sintomi?
Fare un pasto leggero prima di salire a bordo: volare o navigare a stomaco vuoto, contrariamente a quanto si pensa, non aiuta a evitare il mal d’aria o il mal di mare, bensì li stimola. Meglio evitare caffè, alcool, nicotina e cibi grassi che potrebbero rallentare la digestione e causare nausea, anche nelle ore prima della partenza.
È bene posizionarsi nel posto giusto: scegliere un posto vicino al finestrino e cercare di fissare un punto all’orizzonte, limitare i movimenti della testa e del collo, scegliere un posto nella parte centrale dell’aereo o della nave dove i movimenti e le oscillazioni sono attenuati, allentare cravatte e cinture. Infine, per ogni evenienza, controllare dove sono posizionati gli appositi sacchetti o verificare di averne con sé.
Bisogna evitare di leggere o fissare gli schermi dei dispositivi elettronici a lungo: concentrare lo sguardo su un oggetto tra le mani o all’interno della cabina facilita la perdita dell’orientamento, provocando nausea.
Masticare una gomma e concentrarsi sulla respirazione può essere d’aiuto: l’azione di masticare stimola la digestione e il rilassamento. L’aroma di menta, inoltre, ha un’azione distensiva sullo stomaco, alleviando la sensazione di nausea e indigestione. Nel frattempo, cercare di fare respiri lenti e profondi per conciliare il sonno.
Si può ricorrere a farmaci antinausea o a rimedi naturali, ma ricordandosi di considerare gli eventuali effetti indesiderati tra cui secchezza della bocca e visione offuscata.
Ma soprattutto – come ribadisce il professor Tomasi – prima di partire è necessario consultare il medico per sapere quali siano i farmaci da portare con sé per prevenire la sintomatologia specifica.
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