I sopravvissuti sono pochi e malconci. Vagano privi di forze e di speranze in cerca di cibo e riparo sullo sfondo di un mondo distrutto dalla minaccia di turno: gli zombie, gli alieni, una guerra nucleare, un virus pandemico. Sono gli eroi dei film catastrofici. Sono quelli che emergono dalle rovine di un pianeta in frantumi, polveroso, deserto e agonizzante per inaugurare una nuova era dell’umanità.
Non ce lo saremmo mai immaginato, ma quei personaggi post-apocalittici hanno tanto da insegnarci su come affrontare la pandemia. Chi si è immedesimato in loro, seguendone le avventure in diversi film, ha una marcia in più nella gestione dell’attuale complessa quotidianità. Lo dice la scienza.
A lezione di resilienza dagli… zombie
Secondo uno studio pubblicato sul periodico scientifico Personality and Individual Differences, gli amanti dei film sulla fine del mondo, con o senza zombie, sanno controllare meglio lo stress associato all’emergenza sanitaria globale dovuta al Covid-19.
È come se le scene di finzione spaventose e inquietanti osservate su uno schermo li avessero in qualche modo preparati a quelle non meno paurose e preoccupanti del mondo reale. Insomma, buono a sapersi: la resilienza si impara anche guardando la famosa serie The Walking Dead o un film premonitore come Contagion.
I ricercatori hanno inviato un questionario a 310 persone via mail con domande sui loro gusti al cinema e sulla loro reazione psicologica alla pandemia. Ebbene, dall’analisi delle risposte è emerso che le persone che prima della pandemia vedevano abitualmente film horror, sugli zombie, apocalittici, catastrofici, fantascientifici con invasioni aliene, ecc., erano meno scioccati dalle notizie su Covid-19 e più abili a individuare strategie per gestire l’emergenza rispetto agli amanti di altri generi.
Più horror abbiamo visto, più siamo “bravi” a gestire la pandemia
Sembra inoltre che ci sia un rapporto lineare tra la dose e la risposta. Più film apocalittici si sono visti, più si è sviluppata una certa resilienza nei confronti dell’attuale pandemia.
«Dopo aver preso in considerazione le influenze della personalità, che in realtà erano piuttosto forti, abbiamo scoperto che più film su zombi, invasioni aliene e pandemie apocalittiche le persone avevano visto prima di Covid-19, meglio riuscivano a gestire l’attuale pandemia. Questo tipo di i film serve apparentemente come prova teorica per eventi reali», ha spiegato John Johnson, professore emerito di psicologia alla Penn State, che ha guidato lo studio.
Cominciare ora? Potrebbe servirci per il futuro
Peccato però che adesso sia troppo tardi per acquisire l’equilibrio psicologico che ci permette di convivere serenamente con la pandemia. Avremmo dovuto pensarci prima. Sembra infatti che ci voglia del tempo per sedimentare la lezione dei film.
«Non sono sicuro che guardare questi film ora sarebbe utile per la nostra situazione attuale. Tuttavia, oramai sappiamo che simili sfide future sono assolutamente inevitabili. Sono convinto che le storie dei libri, i film e forse anche i videogiochi non siano solo un passatempo ozioso, ma un modo per immaginare realtà simulate che ci aiutano a prepararci alle sfide future», ha concluso Johnson.
© Riproduzione riservata