Centro estivo nella casa di riposo: è il progetto che, quest’estate, animerà una struttura del bolognese. Per tre settimane, infatti, si terrà il progetto “Adotta un nonno” che mette in contatto anziani e bambini.
Il progetto si chiama “Adotta un nonno” ed è stato ideato dalle Acli cittadine, dalla Fondazione che gestisce la struttura Casa Sant’Anna e Santa Caterina, e dall’associazione Insuono, specializzata in progetti di educazione musicale e artistica. Aprire le residenze per anziani ai giovani servirà a farli tornare protagonisti come nonni e come persone in grado di prendersi cura degli altri. Ma non solo: potranno così ricevere servizi all’interno della struttura.
“Abbiamo pensato a come unire le solitudini degli anziani e dei bambini, facendoli incontrare prima al telefono e poi di persona”, ha spiegato Chiara Pazzaglia, presidente provinciale di Acli. “E questo progetto racchiude la volontà di unire l’attività del nostro centro estivo con quelle di animazione per anziani che non possono andare in ferie. Le persone coinvolte sono circa 400 e i bimbi sono felici di donare tempo, creatività e sensibilità.”
Centro estivo nella casa di riposo: il primo appuntamento a giugno
Le scuole coinvolte dal 2020 a oggi sono state 32, insieme a dieci doposcuola diocesani. Il primo appuntamento di questa stagione sarà il prossimo 20 giugno con il laboratorio della Scuola di danza e teatro di San Lazzaro, ospite per il suo saggio di fine anno nella casa di riposo. I campi estivi veri e propri si terranno nell’ultima settimana di agosto e nelle prime due di settembre.
“Il risultato dell’incontro tra generazioni diverse è strepitoso – ha commentato Gianluigi Pirazzoli, presidente della Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina – perché a una certa età si smette di essere genitori e si diventa nonni.”
Attività intergenerazionali con la musica
Circa 30 bambini saranno dunque protagonisti di una serie di attività legate principalmente alla musica che li vedranno interagire con i nonni, tutti i giorni dalle 7.30 alle 18.00, con agevolazioni in base all’Isee. Le prime 15 iscrizioni sono già arrivate.
“Se non ci fossero i nonni, il welfare sarebbe fermo”, ha detto a proposito dell’evento Filippo Diaco, ex presidente di Acli, all’agenzia Dire. “Oggi a Bologna il 44% delle coppie giovani deve chiedere sostegno ai nonni, ma in una città che accoglie, c’è ancora tanta solitudine, che il terzo settore può alleviare. È fondamentale mettere vita nei giorni degli anziani, e con i bambini è possibile. “
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