L’accordo avvia una collaborazione strategica per migliorare la salute e il benessere delle comunità locali.
Trasformare le stazioni dei piccoli comuni da semplici luoghi di transito a veri e propri centri della salute. La Federazione Italiana Medici di medicina generale Fimmg e il Gruppo Ferrovie dello Stato hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che porterà ad aumentare gli spazi dedicati all’assistenza sanitaria integrandoli con quelli dei trasporti e dei viaggi.
Gli obiettivi dell’accordo
Gli spazi delle stazioni o i fabbricati non utilizzati di proprietà del Gruppo FS saranno messi a disposizione per una maggiore offerta di servizi sanitari di prossimità, anche in relazione a servizi di telemedicina. I medici di medicina generale collaboreranno all’iniziativa e segnaleranno gli ambiti territoriali meno coperti dai servizi di assistenza e cure, identificando anche i requisiti di idoneità tecnica e igienico-sanitaria dei locali individuati.
D’altra parte le stazioni torneranno a ripopolarsi come centri polifunzionali e di aggregazione sociale: per viaggiatori e residenti sarà più semplice gestire eventuali emergenze mediche ma anche fare prevenzione.
I prossimi passi per i centri della salute
Nella fase iniziale, il progetto si concentrerà su cinque comuni nelle aree colpite dal sisma tra il 2009 e il 2016, in collaborazione con il Commissario straordinario per la ricostruzione. I primi Hub multiservizi saranno attivi a partire da febbraio prossimo.
Per Massimo Bruno, Chief corporate affairs officer di FS, il progetto del gruppo FS – mediante la trasformazione delle stazioni ferroviarie in centri polifunzionali – costituisce un impegno pionieristico nel rafforzare il tessuto sociale delle comunità. Questa iniziativa, inoltre, dimostra sia l’impegno di FS per la responsabilità sociale d’impresa che pone la salute e il benessere delle comunità al centro sia un approccio innovativo per soddisfare le esigenze locali.
Per Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, questo accordo coniuga la capillarità delle stazioni alla naturale vocazione all’assistenza di prossimità che contraddistingue da sempre il medico di medicina generale. Non a caso il progetto pilota nasce in aree comprese in comuni sotto i 15mila abitanti, contrastando il rischio di una desertificazione sanitaria.
Estendere i servizi di telemedicina
Grazie alla partecipazione di Federfarma, gli hub della salute punteranno anche ad estendere i servizi di telemedicina, attraverso una connessione digitale efficace che garantisca il superamento del digital divide e le difficoltà di accesso ai servizi sanitari digitali.
(Foto apertura: Rostislav Glinsky/Shutterstock.com)
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