Dall’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla silver economy: per una vecchiaia serena meglio investire nel risparmio.
Presentato a Milano l’Osservatorio sulla Silver Economy di Censis-Tendercapital, dal titolo “I longevi e il risparmio: valori e scelte”. Una fotografia della condizione economica dei senior di oggi, dediti al risparmio e impegnati a difendere il proprio welfare con gli investimenti e i beni personali. Oggi, infatti, una famiglia con a capo una persona anziana possiede una ricchezza media superiore del 50,8% (e un valore delle attività finanziarie superiore del 100,7%) rispetto ad una con un capofamiglia sino a 40 anni. E infatti la ricchezza finanziaria della silver generation negli ultimi tempi è aumentata del 6,9%, contro una diminuzione del 20% di quella della popolazione fino a 40 anni e del 17,7% per le persone tra 41 e 65 anni.
Una generazione di risparmiatori
Per comprendere la longevità attuale, in particolare la cosiddetta longevità attiva, occorre liberarsi dagli stereotipi sull’anzianità, a cominciare da quelli sulla condizione economica. Dall’Osservatorio emerge infatti un dato in apparente stridore con la percezione globale: attualmente in Italia la generazione anziana beneficia di un benessere economico più alto di quello delle giovani generazioni. E persino maggiore di quanto goduto dai loro coetanei nei periodi storici precedenti.
La pensione da sola non basta
Questo benessere però non è fondato sul gettito pensionistico (peraltro, nel caso specifico, di stampo contributivo), ma sulla gestione oculata dei risparmi di una vita. I ricercatori, infatti, sottolineano che per circa il 65% dei longevi la pensione non è sufficiente ad assicurare una vecchiaia attiva e in buona salute. Per raggiungere questo obiettivo, piuttosto, è fondamentale investire saggiamente i propri risparmi finanziari. Un pensiero peraltro condiviso anche dall’80,9% degli adulti e dal 76,7% dei giovani intervistati.
Il welfare sta cambiando
Contribuzione a parte, un altro elemento nel nostro Paese a favore della silver generation è stato finora il sistema di welfare. Che però al momento è fortemente minacciato dalla diminuzione dei finanziamenti, in particolare rispetto alle dinamiche demografiche – presenti e future – che lasciano prevedere un aumento dei casi di cronicità e di assistenza. Come dimostrato da quell’84,1% di anziani che, nell’ultimo anno, ha incontrato difficoltà ad accedere al SSN della propria Regione. Ed è proprio quando le liste di attesa si allungano che intervengono – come un’ancora di salvezza – i risparmi accumulati durante la vita lavorativa.
Il potenziale della Silver Economy
Per la società la longevità è una risorsa, anche economica. Aumentano gli investimenti in polizze Long term care e nascono centri residenziali dotati di servizi di assistenza e di confort per i residenti. Dall’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla Silver Economy emerge anche (lo sottolinea Federico Freni, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze) un incremento del 3,8% della ricchezza familiare degli anziani, in controtendenza rispetto a quella delle persone fino a 40 anni (-11,9%) e di quelle tra 41 e 65 anni (-13,5%). Occorre dunque sviluppare un’offerta di servizi innovativi per rispondere alle esigenze degli over 65 e tutto ciò può rivelarsi un potente motore per rilanciare la crescita in un Paese come l’Italia – in continuo invecchiamento -, anche attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro.
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