Non esiste un limite di età per gli amanti del surf. Famosi surfisti quasi ottantenni come Woody Brown e John H. Ball (detto “Doc”), infatti, sfidano ancora con coraggio le onde dell’Oceano.
Alcuni di loro sono persino diventati protagonisti di un film documentario intitolato Surfing for life, famoso negli Stati Uniti per aver contribuito a combattere l’immagine negative dell’invecchiamento e gli stereotipi legati all’età.
Gwyn Aslock, quando il surf è donna
La tavola non è però una passione solo per uomini, come dimostrano le numerose associazioni – tutte al femminile – che affollano le spiagge inglesi e americane. Molte hanno iniziato da piccole, come la campionessa 73enne Gwyn Aslock, la surfista più anziana del Regno Unito, in acqua dall’età di 7 anni. Oggi ricorda quasi con stupore la sua prima gara, nel 1965, quando, non esistendo la categoria di surf femminile, ha dovuto affrontare un muro di soli uomini. Questo, però, non le ha impedito di sperimentare nuove tecniche e vincere numerosi titoli. Recentemente, infatti, ha dichiarato alla stampa di non voler mai smettere di surfare, perché «Certamente invecchiando divento meno agile, ma ciò che per me più conta è catturare le onde e sentire la forza della natura».
Una nuova voglia di libertà
Le donne che hanno iniziato a surfare dopo i 40 anni, sostengono di aver scoperto nuove emozioni, di aver fatto nuovi viaggi e incontrato nuove amicizie. In pratica riconoscono di aver sperimentato di nuovo quelle sopite sensazioni di libertà e avventura, tradizionalmente “relegate” al periodo giovanile. Un fatto è certo: nessuna ha intenzione di smettere. “Surfista una volta, surfista per sempre” è il loro motto.
Surf therapy
Il surf infatti non è solo un hobby o una carriera sportiva. Da qualche tempo si è iniziato a parlare di una vera e propria “surf therapy”. Diverse ricerche, infatti, sono concordi nell’ammettere che il surf, combinando diversi elementi – movimento, equilibrio, concentrazione – svolge un impatto positivo sul benessere psico-fisico dell’organismo. Aiuta ad alleviare il disagio e ad aumentare l’autostima, diminuendo il livello di stress e di ansia.
I benefici per la mente e per il corpo
L’efficacia della surf therapy è intuitiva: il contatto con l’acqua genera nella mente una vasta gamma di sensazioni positive. Gli elemento sensoriali, come l’odore del mare, il suono delle onde e il fruscio della brezza, producono un effetto calmante. Tanto che il Corpo dei Marines degli Stati Uniti prevede l’impiego di questa trattamenti nella cura per i traumi da servizio. Il surf aiuta a mantenere il tono muscolare ed ha effetti benefici sul sistema cardiocircolatorio. Il coordinamento e la concentrazione inoltre richiedono una perfetta sinergia tra corpo e mente, rafforzando il sistema immunitario.
I consigli per gli over
Gli esperti consigliano ai surfisti “over” di abbinare al surf la pratica dello yoga, per prevenire crampi e dolori alla schiena, migliorando al contempo la flessibilità, l’equilibrio e la forza muscolare. Col passare del tempo, ricordano, è importante riconoscere i segnali lanciati dall’organismo. Le associazioni surfiste raccomandano sempre di “non esagerare”, abusando delle proprie forze. In particolare, esortano a rispettare un adeguato riposo tra un allenamento e l’altro e a non cercare le onde più pericolose. Diventare “grandi” vuol dire, infatti, imparare ad accettare i propri limiti. Anche sulla tavola.
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