Hermann Schreiber e sua moglie, Teresa Dominguez, vivono insieme ma non possono più comunicare. Lui, tedesco, ha dimenticato lo spagnolo. Lei, spagnola, non ricorda il tedesco. L’Alzheimer purtroppo li ha trascinati nella terra dell’oblio.
Questa coppia ottuagenaria che da qualche anno, dai primi segnali della malattia di Teresa, vive a Vigo in Galizia, si è conosciuta sul posto di lavoro. In Germania.
Hermann ha sempre suonato l’armonica per sua moglie e su invito della loro caregiver, Tamara, ha iniziato a suonare anche per i suoi vicini dal balcone di casa.
Sono i giorni in cui tutti gli spagnoli si affacciano la sera per un applauso corale al personale sanitario impegnato nella battaglia contro il Coronavirus. Tamara allora ha un’idea: vuole aiutare Hermann, facendogli credere che quegli applausi siano per la sua armonica.
E ciò che è iniziato come una bugia commovente, alla fine diventa realtà: dopo il video registrato da Tamara, in cui Hermann sorride alla finestra per gli applausi, i vicini lo aspettano ogni giorno alle otto di sera per sentirlo suonare.
L’Alzheimer è crudele con i familiari, ma a volte offre ai malati un potere meraviglioso: la capacità di dimenticare le cattive notizie. Teresa non è consapevole della situazione, anche se guarda con stupore Tamara, che indossa una maschera in casa. Hermann, che si è ammalato più tardi, capisce invece che c’è qualcosa di diverso, si annoia.
Tamara improvvisa dei compiti per lui. Gli mostra le immagini dei suoi viaggi con Teresa: il Brasile, il Cammino di Santiago. Quando lo spagnolo non aiuta, perché Hermann parla ormai solo nella sua lingua madre, comunicano con i gesti e con l’affetto. Tamara gli fa un segno per ricordargli di lavarsi le mani. Lui a volte lo dimentica e a volte lo fa molte volte di seguito per mostrarle di aver capito e per farle piacere.