C’è stato un momento, durante la Fase 1 dell’emergenza Covid-19, in cui ci siamo sentiti confusi. Abbiamo messo in dubbio tutto. E se quella fosse diventata la nuova normalità? Se avessimo dovuto sottostare a regole così ferree per un lungo periodo? Come affrontare la bella stagione che, timidamente, faceva capolino dalle vetrate delle nostre finestre?
E l’estate? Che tipo di stagione sarà quella del 2020? E che farne di quel viaggio che avevamo organizzato già da tempo?
Fortunatamente quello scenario non si è materializzato. La Fase 3 sta procedendo, per di più senza intoppi. Ed i numeri relativi al virus (contagiati e decessi) diminuiscono giorno dopo giorno, regalandoci una parvenza di positività.
Dal 15 Giugno poi, la circolazione degli europei è ripresa quasi a pieno. Sono stati aperti quasi tutti i confini, ripresi i voli internazionali. Ecco allora che torna in ballo quel famoso viaggio che avevamo organizzato. Sarà davvero possibile non rinunciarci? Sì, lo è.
Attenzione però, l’estate 2020 non è esente da sorprese sgradite. I Paesi europei non hanno adottato tutti le stesse misure. Ognuno ha stilato le sue regole per la ripartenza.
Un’App dell’Unione Europea a sostegno dei turisti
Ecco perché la Commissione europea ha messo a disposizione dei cittadini Re-Open EU. È una piattaforma web scaricabile ed è anche un’App.
Usarla è semplice: bisogna selezionare il Paese di interesse, la nazione che si intende visitare. Re-Open EU indica tutte le azioni da compiere per poter pianificare un viaggio in sicurezza. Ci spiega se si può accedere al Paese, se al suo interno ci si può muovere. Quali i mezzi di trasporto che si posso utilizzare. Quali le aree inaccessibili, quali gli alberghi, i negozi, i ristoranti, i musei, siti archeologici e luoghi di culto aperti ai turisti.
Nella mappa dell’Unione Europea ci sono due colori: gli Stati in verde hanno riaperto del tutto le frontiere, quelli in giallo hanno ancora delle limitazioni in atto.
Re-Open EU funziona grazie alla collaborazione dei Paesi, che devono tenere aggiornato il proprio profilo. Le loro informazioni vengono integrate con i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Questo servizio, infatti, è cruciale soprattutto per quanto riguarda le norme sanitarie vigenti: grazie a Re-open EU sapremo se in quel paese vige l’obbligo della mascherina, quali sono i requisiti necessari per l’ingresso, se corriamo il rischio di dover passare un periodo in quarantena.
La piattaforma è disponibile nelle 24 lingue parlate negli Stati dell’Unione europea.