Giulio Rocco Castello. Docente di Scienze in pensione, presidente della 50&Più di Salerno, amante dello sport, del ballo e della poesia e fotografia. Partecipa al Concorso da diversi anni, nel 2009 e 2014 ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria per la poesia, nel 2016 ha vinto la farfalla d’oro, nel 2017 la Superfarfalla e nel 2018 e 2019 la Segnalazione della giuria sempre per la poesia. Nel 2021 ha vinto la Farfalla d’oro per la fotografia e nel 2022 la Superfarfalla. Vive a Salerno.
Fu il vento a dare forma all’eco dei ricordi,
un soffio dolceamaro di giorni ormai perduti.
È vero che scordai l’urlo della terra
quella che tu portavi a sera, o padre mio,
dai campi con gli occhi del tramonto,
nelle tasche l’odore d’erba amara.
Risuona il canto delle stelle
non lasciano il segno del cammino,
così il mio pensiero ha visto mille volte
il tuo sorriso, senza ombre, senza indugi.
Avemmo giorni d’allegria lanciati
dalla forza del mattino
ed era bello il sole, insieme
come uccelli liberi, ci volgemmo altrove.
I nostri aneliti
avevano il respiro dei petali di maggio,
giungemmo all’armonia del cosmo
prima che l’autunno sporcasse le sue mani.
Or m’avanza un mare nero
l’immenso suono di travaglio
un ultimo passaggio del naufragio,
finché l’acqua a terra
si spegne nella notte.