La Corte Suprema ha rigettato il ricorso dei coniugi condannati per la Strage di Erba, il massacro del 2006, chiudendo definitivamente il caso giudiziario.
La decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di Erba dell’11 dicembre 2006. La richiesta di revisione del processo è stata dichiarata inammissibile, confermando così le sentenze precedenti.
Le motivazioni del rigetto
Il sostituto procuratore generale, Giulio Monferini, ha sottolineato che le presunte “prove nuove” presentate dalla difesa non sono in grado di scardinare gli elementi fondamentali che hanno portato alla condanna dei coniugi. Tra questi, il riconoscimento da parte del sopravvissuto Mario Frigerio, le confessioni iniziali di Olindo e Rosa (successivamente ritrattate) e le tracce di sangue rinvenute sulla loro auto.
Monferini ha definito le nuove prove come “mere congetture, astratte”.
Il contesto processuale della Strage di Erba
La richiesta di revisione era stata precedentemente respinta dalla Corte d’Appello di Brescia nel luglio scorso, dopo un’attenta valutazione delle nuove prove presentate dalla difesa.
I giudici avevano ritenuto che non vi fossero elementi nuovi tali da giustificare la riapertura del caso, confermando così la solidità delle sentenze precedenti. La difesa aveva messo in discussione l’attendibilità della testimonianza di Frigerio e le confessioni dei coniugi, sostenendo che fossero state influenzate dagli inquirenti e che il riconoscimento del sopravvissuto fosse stato frutto di un errore. Inoltre, era stata sollevata la questione delle modalità con cui le confessioni erano state raccolte, ipotizzando pressioni psicologiche sugli imputati.
Tuttavia, tali argomentazioni non sono state accolte dalla Corte, che ha ribadito la coerenza e la fondatezza degli elementi probatori già acquisiti durante il processo.
Le reazioni dei familiari delle vittime
Giuseppe Castagna, che nella strage ha perso madre, sorella e nipotino, ha espresso sollievo per la decisione della Cassazione: “Mi auguro che sia veramente la fine. Il nostro desiderio fin da subito era solo quello di avere giustizia e di tornare a una vita normale”. Ha inoltre manifestato la speranza che non emergano ulteriori tentativi di riaprire il caso, auspicando una conclusione definitiva della vicenda.
Un caso che ha segnato l’opinione pubblica
La strage di Erba ha profondamente scosso l’Italia. L’11 dicembre 2006, Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina Valeria Cherubini furono brutalmente uccisi. Mario Frigerio, marito di Valeria, sopravvisse nonostante gravi ferite. Le indagini portarono all’arresto e alla condanna di Olindo Romano e Rosa Bazzi, vicini di casa delle vittime.
Con questa decisione della Cassazione, il percorso giudiziario sembra giunto al termine. Tuttavia, resta da vedere se la difesa tenterà ulteriori strade legali. Per i familiari delle vittime, la speranza è che questa sia la conclusione definitiva di una lunga e dolorosa vicenda.
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