La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un cittadino milanese, ribaltando di fatto la decisione della Corte d’Appello di Milano. Quest’ultima aveva confermato la partecipazione economica del paziente alle spese di ricovero presso una Rsa. Una situazione che apre molti scenari e richiede chiarezza e nuove norme secondo Confcommercio Salute.
La Corte di Cassazione ha recentemente emesso un’importante sentenza su chi paga le rette delle Rsa per pazienti con Alzheimer. Accogliendo il ricorso di un cittadino milanese e ribaltando la precedente decisione della Corte d’Appello di Milano, la nuova sentenza stabilisce che i costi di ricovero presso una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) debbano essere coperti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), quando il paziente è affetto da una malattia come l’Alzheimer.
Si tratta di una sentenza che ha sollevato molto domande, considerato che in Italia si contano oltre un milione di malati di Alzheimer e oltre tre milioni di persone sono coinvolte nella loro assistenza. Ovviamente, il caso è tornato alla Corte d’Appello di Milano per un nuovo esame e si attendono sviluppi.
Confcommercio Salute: “Da governo subito chiarezza e nuove norme”
“La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 525/2024, che ha accolto il ricorso di un cittadino milanese annullando l’obbligo di compartecipazione economica alle spese di ricovero in una Rsa per una persona non autosufficiente, apre scenari di grande incertezza per il settore socio-sanitario. Non si tratta solo di un tema giuridico ma di un equilibrio complesso tra famiglie, strutture e istituzioni, che rischia ora di essere compromesso”. Ad affermarlo in una nota è Confcommercio Salute che ha chiesto al Governo e alle Regioni subito chiarezza e nuove norme.
“Siamo consapevoli che tale sentenza possa generare ulteriore apprensione tra famiglie e lavoratori del settore – ha detto Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute -. La complessità della situazione è aggravata dalla necessità di armonizzare le nuove indicazioni con le normative regionali vigenti, da cui dipendono liste d’attesa e impegni economici. Oc-corre un intervento immediato per scongiurare il collasso del sistema assistenziale”.
Chi paga le rette Rsa in caso di Alzheimer
La sentenza dice che le prestazioni socio-assistenziali per i pazienti con l’Alzheimer non possono essere slegate da quelle sanitarie, ciò vuol dire che chi paga le rette nelle Rsa è il Servizio Sanitario Nazionale.
Confcommercio Salute ha evidenziato la necessità, nel contesto attuale, di distinguere tra le due tipologie di accesso ai servizi socio-sanitari. Da una parte, c’è l’inserimento disciplinato secondo il criterio privatistico, in cui la domanda del paziente è diretta alla struttura e il servizio è regolato contrattualmente tra le parti, con costi e condizioni definiti liberamente tra utente e gestore secondo la carta dei servizi.
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