Le Case sociali degli anziani e del quartiere diventano realtà. La Capitale ha un nuovo regolamento che disciplina il funzionamento di 149 luoghi di aggregazione che favoriscono lo scambio intergenerazionale e l’invecchiamento attivo
Uno spazio fisico dove favorire l’incontro intergenerazionale e l’invecchiamento attivo. È questo l’obiettivo del nuovo regolamento – promosso dal Comune di Roma – che istituisce le ‘Case sociali degli anziani e del quartiere’.
“Vogliamo che siano al passo con i grandi cambiamenti sociali che stiamo vivendo, ma vogliamo al tempo stesso mantenerne la storia. Siamo convinti che si possa andare veramente verso l’intergenerazionalità e l’invecchiamento attivo e che questi luoghi possono diventare un punto di riferimento importante non solo per le persone anziane, ma per tutto il quartiere” hanno commentato Nella Converti e Riccardo Corbucci, rispettivamente presidenti della commissione Politiche sociali e della commissione Roma Capitale e firmatari della proposta.
Case sociali: 149 luoghi aperti all’inclusione
Il nuovo regolamento, reso possibile dall’approvazione di una proposta di delibera di iniziativa consiliare, si conforma alle linee guida della Regione Lazio. Oltre agli over 60, il regolamento prevede che il 30% dei soci sia di età inferiore con lo scopo di favorire l’aspetto intergenerazionale. Le case sociali, ospitate in strutture municipali, vengono messe a disposizione a titolo gratuito dal Comune che provvede all’attivazione e al pagamento delle utenze. “Il nuovo regolamento consegna alle cittadine e ai cittadini della nostra città luoghi aperti e inclusivi, spazi d’aggregazione aperti alla comunità, dove oltre alle attività ricreative, ludiche e motorie rivolte agli anziani, sarà possibile svolgere attività di rilevanza sociale e di apertura e condivisione con il territorio” hanno aggiunto Converti e Corbucci.
Converti-Corbucci: “Non lasciamo indietro nessuno”
Dopo un’attesa lunga tredici anni e mesi di consultazioni, Roma ha un nuovo regolamento che disciplina il funzionamento di 149 centri anziani: “Abbiamo dialogato con tutti. Questo è un provvedimento fondamentale per realizzare quell’idea di città che include e non lascia indietro nessuno, come indicato nelle linee programmatiche del sindaco Roberto Gualtieri, dove tutti i cittadini devono sentirsi parte di una comunità inclusiva, accogliente e solidale che riconosce pieni diritti e che richiama ad una partecipazione attiva” hanno concluso.
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