Apre le porte la comunità alloggio “Casa Nino” che ospita anziani in un bene confiscato alla criminalità organizzata. La struttura ha sede a Roma, nel quartiere Eur. Agli ospiti è garantita assistenza h24
Partecipano alla vita della comunità preparando pasti, occupandosi delle pulizie e soprattutto contrastando la solitudine. Sono i protagonisti di “Casa Nino”, la comunità alloggio per anziani nata a Roma in un bene confiscato alla criminalità organizzata. “Anche per una buona convivenza e socialità, è fondamentale che la persona anziana si senta comunque coinvolta, un soggetto attivo e una risorsa per la collettività. Per loro sono in programma anche giornate da passare nella piscina comunale del quartiere” commenta Barbara Funari, assessora alle politiche sociali del Comune di Roma.
La struttura si articola su due livelli e ha un ampio terrazzo e un giardino, due stanze doppie, quattro singole, vasto salone con camino e cucina abitabile, cinque bagni. E ancora un’area lavanderia e un garage interno. Può ospitare fino a undici anziani. La sua apertura è avvenuta in occasione della seconda Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani istituita da Papa Francesco. Una comunità alloggio, quindi, per ospitare anziani fragili a rischio solitudine, in una villetta ristrutturata sottratta alla criminalità organizzata: un progetto che si aggiunge alla lista degli spazi dedicati agli anziani.
Sul territorio del comune di Roma, infatti, sono presenti oltre 130 strutture che ospitano anziani. Tra queste le case di riposo, residenze di tipo alberghiero destinate a persone autosufficienti o parzialmente autosufficienti che abbiano voglia di trascorrere il tempo in compagnia; le comunità-alloggio, strutture residenziali capaci di ospitare fino a 20 persone con servizi socio-assistenziali finalizzati al mantenimento dei livelli di autonomia, con un supporto costante (h24) da parte degli operatori; e ancora mini-appartamenti condivisi e co-housing.
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