In Italia a ciascun contribuente corrispondono 1.427 abitanti: in pratica il 47% della popolazione non dichiara alcun reddito.
Il Centro Studi e ricerche Itinerari previdenziali ha presentato i dati dell’ultima ricerca sui redditi prodotti nel 2021 e dichiarati nel 2022 ai fini Irpef. È emerso che il totale è pari a 894.162 miliardi per un gettito generato di 175,17 miliardi. Il valore è in crescita, e coloro che versano almeno un euro di Irpef hanno raggiunto i 31,4 milioni, il numero più alto dal 2008.
Le disparità del carico fiscale
La gran parte del carico fiscale ricade sui contribuenti che dichiarano redditi superiori ai 35 mila euro. Questi, pur rappresentando solo il 14% del totale, versano il 62,5% dell’Irpef. Coloro che rientrano nelle prime due fasce di reddito, il 42,59% del totale, pagano invece l’1,73% dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche.
Le disparità regionali
Dai dati regionali, è emerso che il Nord contribuisce per il 57,43% al gettito complessivo, il Centro con il 21,83% e il Sud con il 20,74%. Le disparità regionali si confermano anche guardando alle singole regioni: la Lombardia, ad esempio, versa 40,3 miliardi di Irpef, pari alla somma totale di tutti i contributi del Mezzogiorno.
I contribuenti
Nella fascia di reddito compresa fra 0 e 7.500 euro si trovano 8.832.792 persone, pari al 21,29% del totale, che pagano circa 26 euro di Irpef all’anno. I contribuenti con redditi fra i 7.500 e i 15 mila euro lordi l’anno sono 7.819.493, il 18,84%, e pagano in media 358 euro. Tra i 15mila e i 20 mila euro di reddito lordo si collocano 5.459 milioni di contribuenti, con un’imposta media annua di 1.814 euro. Sono invece 9.169.315 i contribuenti della fascia reddituale compresa fra i 20 mila e i 29 mila euro. In totale, se si sommano tutte le fasce di reddito fino a questo importo, si evince che il 77,84% degli italiani che dichiarano redditi versa solo il 15,74% dell’Irpef complessiva.
Colmare il divario Nord-Sud
“Il quadro è in miglioramento rispetto al periodo pandemico ma sembra poco veritiero guardando invece a consumi e abitudini di spesa degli italiani – ha dichiarato Alberto Brambilla, curatore della ricerca – mentre quasi la metà della popolazione non dichiara redditi, tra i versanti il grosso del carico fiscale grava sulle spalle dei contribuenti che dichiarano entrate da 35 mila euro in su. I risultati impongono a politica e parti sociali di prendere coscienza di una situazione ormai troppo duratura per non essere analizzata con chiarezza allo scopo di cercare soluzioni a un problema evidente, come il gap fra Nord e Sud, artefice di un’occupazione di sussistenza trasformatasi in ampie sacche di lavoro sommerso. L’insufficiente sviluppo di alcune aree del Paese è stato a lungo compensato da politiche assistenziali che hanno però sortito l’effetto opposto, di rallentarne ulteriormente la crescita.”
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