C’è carenza di farmaci in Europa. Il Pgeu, Pharmaceutical Group of the European Union, ha lanciato l’allarme su una situazione che lede di diritti di pazienti, medici e farmacisti.
Una carenza di farmaci che tende ad aggravarsi in Europa. Negli ultimi dodici mesi è quello che hanno affrontato molte farmacie. Una situazione molto complessa, rimasta invariata per il 61% dei Paesi rispetto all’anno precedente. È quanto emerge in un report pubblicato a fine gennaio del Pgeu – Pharmaceutical Group of the European Union, rete che rappresenta circa 500mila farmacisti e 200.000 farmacie di 33 Paesi europei. E quando mancano i farmaci, i tempi si allungano. Soprattutto per i farmacisti europei che devono affrontare e risolvere il problema. Tempi che vengono spesi tra consigli ai pazienti sulle alternative disponibili, approvvigionamento di medicinali sostitutivi e contatto diretto con i medici per trovare opzioni terapeutiche adatte.
Gestire la carenza di farmaci in Europa è costato 11 ore a settimana
A proposito di tempo il report ha rivelato un dato preoccupante. Nel 2024, i farmacisti europei hanno dedicato in media 11 ore settimanali alla gestione delle carenze di farmaci. Si tratta di un aumento significativo rispetto agli anni precedenti: il valore più alto registrato dal 2013. Il triplo del tempo impiegato rispetto a dieci anni fa. Questo impegno crescente sottrae risorse preziose ad altre attività cruciali per la farmacia.
I farmacisti, tuttavia, si sono fatti carico di un impegno indispensabile per la salute dei pazienti. Grazie alla loro competenza nel trovare alternative, consigliare i pazienti e collaborare con i medici, stanno assicurando che le cure non siano interrotte e che l’aderenza terapeutica sia mantenuta.
La strategia dell’Europa: si mobilita con nuove leggi
Come emerso però nel report del Pgeu, la lotta contro le carenze di farmaci in Europa si sta facendo sempre più concreta. Nel 2024, un terzo dei Paesi ha adottato leggi che concedono maggiore flessibilità ai farmacisti, consentendo loro di adattare dosaggi, preparare farmaci galenici e fare cambi nelle terapie. E non è tutto: il 20% dei Paesi è al lavoro per ampliare ulteriormente le responsabilità dei farmacisti attraverso nuove iniziative legislative.
Adottare misure urgenti e ambiziose, secondo il Pgeu
Per affrontare la crescente crisi delle carenze di farmaci in Europa, il Pgeu ha lanciato un chiaro messaggio ai decisori politici: è tempo di agire con misure urgenti e ambiziose. L’obiettivo primario è garantire che i pazienti non rimangano senza le cure necessarie. Siamo di fronte ad un problema complesso che richiede una risposta coordinata a livello europeo. La proposta è un approccio integrato che coinvolga pazienti, farmacisti, autorità (Stati membri UE, EMA) e aziende farmaceutiche. Solo attraverso una stretta collaborazione sarà possibile garantire la disponibilità dei farmaci, potenziare il ruolo dei farmacisti, migliorare la comunicazione e la trasparenza, e riconoscere l’impegno di chi si trova in prima linea nella gestione delle carenze.
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