In Europa mancano antibiotici, insuline e inalatori. Per risolvere la grave carenza di medicinali essenziali che mette in pericolo la salute e la vita dei pazienti, l’UE propone l’uscita di una nuova legge. Quali sono oggi i farmaci a rischio
Nell’ultimo decennio, l’Unione Europea ha affrontato più volte il problema della carenza di medicinali, con un aumento della frequenza di tali episodi. Questa scarsità, particolarmente critica in situazioni di emergenza come la pandemia di COVID-19, mettoe a rischio la salute pubblica e la sicurezza dei pazienti. Compromettendo anche l’efficienza dei sistemi sanitari. Inoltre, l’accesso ai farmaci varia notevolmente tra i paesi dell’UE, creando ulteriori disuguaglianze. Da qui la proposta della Commissione europea di una norma nota come Critical Medicines Act (Legge sui medicinali critici).
La proposta di legge UE contro la carenza di medicinali
L’obiettivo primario della Legge sui medicinali critici è rafforzare la capacità produttiva farmaceutica all’interno del continente, garantendo una maggiore autonomia. Allo stesso tempo, mira a diversificare le catene di approvvigionamento, riducendo la dipendenza da fornitori esterni all’UE. Un aspetto cruciale è incentivare la resilienza del settore, assicurando che la produzione possa resistere a eventuali crisi o interruzioni. Infine, si intende utilizzare la leva della domanda per stimolare la produzione di farmaci critici, garantendo che le esigenze dei pazienti siano soddisfatte in modo tempestivo e affidabile.
34 farmaci in difficoltà, 16 essenziali nel mirino
Secondo l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), attualmente la carenza di medicinali interessa 34 farmaci. Di questi, 16 sono inclusi nell’elenco dei medicinali essenziali dell’Unione Europea, che la Commissione Europea intende rafforzare attraverso il nuovo Atto sui Medicinali Critici. L’inserimento di un farmaco nella lista delle carenze dell’UE può avvenire per diverse ragioni. Tra queste, interruzioni della produzione, un picco di domanda o la decisione di un’azienda farmaceutica di interromperne la commercializzazione.
Allarme per antidoto cianuro, amoxicillina e inalatori
La carenza di medicinali ha colpito il Cyanokit, l’unico farmaco approvato contro l’avvelenamento da cianuro. E l’amoxicillina, un antibiotico utilizzato per trattare infezioni batteriche, che ha iniziato a scarseggiare nell’ottobre del 2022. Questa carenza è stata causata da un incremento dei casi di malattie respiratorie, che ha determinato un aumento della domanda di antibiotici. Scarseggiano anche alcuni inalatori a base di salbutamolo per i pazienti di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Diabete e malattie infiammatorie: la carenza di medicinali aggrava la situazione
Scarseggiano anche diversi tipi di insulina, essenziali per il controllo della glicemia nei pazienti con diabete di tipo 1 e 2. La situazione è aggravata dall’aumento imprevisto della domanda di methotrexate iniettabile impiegato anche nel trattamento di patologie infiammatorie. Tra queste l’artrite reumatoide, la psoriasi e la malattia di Crohn, contribuendo così ad accentuare la carenza in alcuni paesi europei.
A rischio i pazienti di degenerazione maculare senile
L’Integrilin, un farmaco utilizzato per prevenire l’infarto in persone che hanno già avuto attacchi di cuore, non è più disponibile nell’Unione Europea. L’azienda produttrice ha interrotto la fabbricazione e ritirato il farmaco dal mercato a causa di problemi di approvvigionamento del suo principio attivo, l’eptifibatide. La verteporfina, utilizzata per la degenerazione maculare senile, è attualmente disponibile in quantità limitate. La sua produzione è stata ridotta da maggio 2020, causando una carenza di approvvigionamento.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.IT
© Riproduzione riservata