Mattia ha 11 anni e un papà che non lo riconosce quasi più perché ha contratto una forma precoce di Alzheimer. Così Mattia ha imparato a stargli vicino fin dalla più tenera età, stimolando le facoltà cognitive del genitore per far sì che la malattia degenerativa potesse rallentare il suo corso. Anche Pietro, 14 anni, ha a che fare con il declino cognitivo di una persona cara, la nonna, che lui segue costantemente da anni, organizzandole delle lezioni anche con strumenti informatici. Pietro si è dedicato in modo così intenso a Nonna Marisa, da farla migliorare a livello clinico. Elena, invece, ha capito che la vita può essere molto dura già a 11 anni, quando la sua città è stata colpita dal disastroso terremoto del Centro Italia. Ma lei non ha perso il sorriso né la voglia di stare accanto alla sorellina gravemente disabile, aiutandola in ogni modo possibile.
Tre esempi di caregiver in giovanissima età, tre ragazzini che si sono trovati ad occuparsi, ognuno a modo proprio, di familiari anziani o colpiti da grave infermità. Perché non c’è un’età in cui “si è autorizzati” a diventare caregiver né un momento della vita in cui puoi chiedere di esserlo o meno.
Il caregiver investe tempo e amore nei confronti di colui di cui si prende cura. Una figura fondamentale alla quale, però, sembrano riservati solo doveri e pochi diritti.
E nonostante, nel corso degli anni, si siano susseguite diverse proposte di legge volte a un riconoscimento della figura del caregiver, niente di realmente concreto è stato fin qui fatto. Forse perché si pensa che quando c’è una persona anziana o malata in famiglia “il lavoro di cura” debba essere obbligatoriamente demandato ad uno dei familiari. Non importa che età essi abbiano, non importa se la loro vita ne sarà sconvolta e nessuna tutela verrà mai loro riconosciuta. Eppure i caregiver sono circa 8,5 milioni, ovvero il 17,4% della popolazione italiana. Persone per le quali “onora il padre e la madre” e “finché morte non ci separi” non costituiscono un obbligo ma una scelta.
___________________________
Mattia Piccoli, Pietro Bartoloni ed Elena Piergentili hanno ricevuto l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” che “premia quei giovani minorenni che, per comportamento o attitudini, rappresentano un modello di buon cittadino”.
© Riproduzione riservata