La Capitale italiana della Cultura 2023 celebra due città lombarde: Bergamo e Brescia. Le iniziative in calendario organizzate e promosse dalle 50&Più provinciali.
Speranza, orgoglio e rilancio. Nasce da qui l’idea di promuovere Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023. Profondamente segnate dalla pandemia, le due città sono diventate per l’Italia e per il mondo, il simbolo della violenza con cui il Covid-19 ha seminato paura, morte e sofferenza. Sono ancora vive le immagini dei settanta mezzi militari che nel marzo del 2020 portarono le salme fuori dalla regione.
Bellezza, arte e storia
Ma ora è tempo di rinascere, di lasciarsi alle spalle gli anni bui e di mostrare la bellezza, l’arte e la storia che fanno di Bergamo e Brescia due città assolutamente uniche. E se da un lato è il ‘Comitato Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023’ a diffondere la mission e a promuovere eventi, dall’altro sono le 50&Più provinciali che – forti della conoscenza per il territorio che vivono e mossi dalla passione per la loro terra – organizzano appuntamenti e visite guidate.
“Nella profonda speranza che il nuovo anno sia un anno di pace, per noi tutti e per il mondo intero, e si possa godere della libertà di movimento a cui siamo da sempre abituati, 50&Più Brescia intende dare un piccolo ma concreto aiuto a tutti i soci e a tutti gli amici dell’Associazione che verranno a visitare le nostre città in questa occasione culturale” ha spiegato Franco Lancini, presidente di 50&Più Brescia.
Le iniziative nell’anno della Capitale italiana della Cultura 2023
Un calendario ricco di appuntamenti quello organizzato da 50&Più Brescia per l’anno appena iniziato. Una visita guidata alla parte più antica della città che ‘nasconde’ reperti archeologici romani, piazza Duomo le due cattedrali si ‘incontrano’. La Cattedrale nuova e il Duomo vecchio con la sua forma circolare, in stile paleocristiano, costruito circa mille anni fa e considerato unico esempio esistente al mondo. La passeggiata prosegue in piazza della Loggia, nella sede del Comune: un palazzo del “Rinascimento Lombardo-Veneto”, dove una lapide ricorda la strage del 28 maggio 1974.
E ancora in piazza della Vittoria, circoscritta da edifici in stile ventennio fascista, a testimonianza del periodo in cui è stata edificata. Immancabile una tappa al Castello, fondato dai Visconti di Milano nel 1343, ma più volte modificato dai dominatori che si sono succeduti nel tempo: un posto che ricorda le “dieci giornate di Brescia”.
Tappa al museo di Santa Giulia
Rendere omaggio alla città non può prescindere da una visita guidata al Museo di Santa Giulia, patrimonio dell’Unesco. Al suo interno comprende la sezione romana e longobarda, l’area archeologica delle “Domus dell’Ortaglia” (ricche case dei primi secoli dopo Cristo, con importanti e ben conservati mosaici ed affreschi). La Chiesa longobarda di San Salvatore, uno dei sette edifici longobardi rimasti in tutta Italia. E ancora, Santa Maria in Solario, dov’è conservata la “Croce di Re Desiderio” con 212 gemme. E infine, la visita al “Coro delle Monache” nella Chiesa Longobarda, completamente affrescato nel corso del XVI secolo.
Le attività per conoscere le capitali della Cultura proseguono a Bergamo, Città Alta, per ammirare le bellezze architettoniche realizzate dal Medioevo al Rinascimento. E ancora, piazza del Mercato delle Scarpe, attraverso le vie del Medioevo che ricalcano il tracciato dell’antico decumano della Città Romana, le eleganti vetrine, la Torre del Gombito, alta 50 metri, risalente al XII secolo. Infine, la Basilica di Santa Maria Maggiore, per ammirare la “Cappella Colleoni”.
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