Subiaco è la Capitale italiana del Libro 2025. A proclamarla, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Roma, al Ministero della Cultura, è stato il Ministro Alessandro Giuli.
Sono giunte in sei alla “finale” per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana del Libro 2025. Insieme a Subiaco le città finaliste in lizza sono state Grottaferrata (RM), Ischia (NA), Macchiagodena (IS), Mistretta (ME) e Sorrento (NA). Alla fine a spuntarla è stata proprio lei, l’antica Sublaqueum. La sua storia è legatissima alla figura di San Benedetto da Norcia e alla fondazione, nella valle sublacense, di una serie di cenobi. Il suo monastero conserva nella biblioteca tesori preziosissimi della cultura medievale. Un vero e proprio “granaio” dello spirito e della cultura.
Il progetto portato dalla città di Subiaco – intitolato Soglia del Paradiso – sarà finanziato con 500.000 euro. Fondi erogati dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore tramite il Centro per il libro e la lettura. Consiste nel ripensare il patrimonio culturale come un insieme unico, guidando i visitatori dei siti verso una conoscenza più completa e documentata. Le linee di azione prioritarie della candidatura erano rivolte al potenziamento del patrimonio informativo attraverso la rete integrata tra biblioteche comunali e scolastiche. Ma anche ad un migliore posizionamento in termini turistici. Un modo per far convergere i visitatori verso i siti religiosi e culturali da fruire attraverso nuovi prodotti editoriali necessari per valorizzare e trasmettere alle future generazioni le testimonianze materiali del passato.
Subiaco: Soglia del Paradiso, il progetto finalista
“Il progetto presentato da Subiaco – ha detto il ministro Giuli, parlando delle motivazioni della nomina – offre un ventaglio accurato di proposte tutte volte alla valorizzazione e alla diffusione del progetto libro, partendo dal rilancio e dal restauro del grande patrimonio bibliotecario custodito nel suo territorio, fino ad arrivare all’utilizzo delle nuove risorse tecnologiche che permetteranno alle nuove generazioni di approcciarsi con metodi a loro più consoni a un mondo culturale – considerato per lo più polveroso e antico – che può invece offrire loro molti stimoli e sorprese. Ma non è solo questo il focus del progetto. Unendo passato e presente, si potrà assistere alla realizzazione del primo libro stampato in Italia, proprio a Subiaco, nel 1465 di cui si è perso l’originale, permettendo di ricostruire materialmente la prima tipografia a caratteri mobili italiana”.
“Tante le iniziative – ha proseguito – intese a far scoprire, tutelare e valorizzare le tante ricchezze artistiche e architettoniche del territorio, a partire da visite guidate nei musei con supporti audiovisivi innovativi tipo WhatsArt, spettacoli teatrali, interazioni tra biblioteche, libri ‘parlati’ nelle piazze, coinvolgendo insegnanti e allievi delle scuole locali. Tutto questo nell’importante intento di far conoscere il lungo viaggio fatto dal libro nei secoli alle nuove generazioni, unendo passato e futuro in modo interattivo e attrattivo per tutti. Solo la conoscenza del passato, infatti, ci può illuminare in una nuova visione della cultura come forma di resistenza dell’umanità”.
Dal 2020 ad oggi, capitale dopo capitale, l’amore per i libri
Il conferimento del titolo, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15. La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (Bs), nel 2020. Il riconoscimento fu attribuito per legge dal Consiglio dei Ministri per le attività di promozione della lettura. All’epoca era un modo per sostenere la comunità attraverso i canali social dell’amministrazione comunale durante il lockdown. Nel 2021 Vibo Valentia, nel 2022 Ivrea, nel 2023 Genova, nel 2024 Taurianova.
“La premiazione per il titolo di ‘Capitale italiana del Libro’ – ha detto il Ministro Giuli – giunge proprio nei giorni in cui il Ministero della Cultura compie 50 anni, un ottimo viatico per un premio che ha confermato la sua vocazione geografica e culturale plurale. Ogni latitudine, storia, paesaggio e accento d’Italia hanno infatti animato un concorso in cui tutte le città partecipanti hanno messo in campo il proprio patrimonio culturale e letterario. Tutte le proposte presentate, dalle 20 candidature iniziali alle 6 città finaliste, sono state ambiziose e di alto livello. E non c’è dubbio che Subiaco sarà all’altezza del titolo riconosciutole con un programma di eventi e iniziative capaci di valorizzare il patrimonio locale e nazionale del libro, la sua filiera e le sue infrastrutture, esaltando il valore sociale della lettura e il suo rapporto vitale con il territorio”.
Le altre venti candidate
Le città che hanno inviato la candidatura per concorrere al titolo di Capitale italiana del Libro 2025 sono state 20: Benevento, Butera (CL), Casalnuovo di Napoli (NA), Castel Bolognese (RA), Chioggia (VE), Cuneo, Gallipoli (LE), Grottaferrata (RM), Ischia (NA), Latina, Macchiagodena (IS), Mantova, Mercogliano (AV), Mistretta (ME), Palombara Sabina (RM), Sant’Andrea di Conza (AV), Sorrento (NA), Subiaco (RM), Terni e Velletri (RM).
“Il successo dell’iniziativa del MiC con la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore è confermato dalla sempre crescente domanda di partecipazione dei comuni – ha dichiarato il Direttore generale della Direzione Biblioteche e Diritto d’Autore, Paola Passarelli -: sono state 20 quest’anno le città candidate. Progetti validissimi, difficile il lavoro della giuria, poiché è chiaro che la promozione del libro è ormai una parte importante nella valorizzazione della cultura e del territorio”.
(Foto Apertura: © Ministero della Cultura)
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